Una marea di gente al Comitato elettorale del presidente del Consiglio regionale uscente, ricandidato coeerentemente col suo partito. Oltre al candidato governatore Trerotola, in prima file a dare un segnale forte sull’identità del percorso di Santarsiero c’erano Giampaolo D’Andrea e Tonio Boccia. Presenze che esplicano ulteriormente il proprio significato se lette insieme all’in bocca al lupo giunti da Peppino Molinari e Pasquale Lamorte.
Tra i tanti temi, che porterà in giro in questa campagna elettorale, Vito Santarsiero nel suo intervento si è soffermato sulla Sanità. “È necessario – ha spiegato il presidente del consiglio regionale uscente – approvare il nuovo piano sanitario regionale e rivedere l’organizzazione del sistema sanitario delineato dalla legge n. 2 del 2017 .
Rivedere l’organizzazione del sistema e’ un imperativo imprescindibile per abbattere le liste di attesa e potenziare i servizi sanitari territoriali , oggi ancora troppo frammentati ed incapaci di rispondere ai reali bisogni di salute della gente. E’ necessario ripensare l’organizzazione della medicina generale prevedendo un maggiore protagonismo dei medici di base. Nella riorganizzazione del sistema e’ necessario prevedere un potenziamento delle strutture sanitarie private, che dovranno essere finalmente integrate con il sistema pubblico per garantire maggiori prestazioni specialistiche ambulatoriali di base e quindi concorrere ad abbattere le liste d’attesa. Prioritario inoltre nella sanità che vorremmo sarà: legiferare per garantire cento, duecento, trecento ricercatori al Crob, riferimento regionale per la oncologia , con un programma di azioni quinquennali per fare del Crob una eccellenza nella ricerca nel Mezzogiorno e in Italia; attuare il progetto del centro di risveglio dell’ospedale di Pescopagano; riorganizzare e rafforzare la rete ospedaliera presente sul territorio per intensità di cura secondo gli indirizzi del DM 70; garantire il Dea di secondo livello regionale, che molti vorrebbero in discussione, cioè garantire l’azienda ospedaliera San Carlo che è l’ unica struttura regionale che ha ottenuto il ricino statale di struttura di eccellenza e alta specialita’. Sempre per il San Carlo e’ necessario garantire il rapido avvio dell’asilo già realizzato e accelerare le procedure per la messa in sicurezza sismica delle sue strutture. Occorre inoltre rilanciare le azioni e le procedure per avere accanto all’ospedale San Carlo la facoltà di medicina e chirurgia per definitivamente strutturare nella nostra regione una sanità di avanguardia. Necessario infine continuare l’interlocuzione con il governo nazionale per ottenere una deroga ai limiti di spesa per le nuove assunzioni e prevedere un piano regionale di assunzioni di personale che tenga conto dei reali bisogni degli ospedali e delle strutture sanitarie che oggi richiedono più infermieri, più medici più operatori sanitari e meno personale amministrativo