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PONTE MORANDI : ASPETTANDO LA SENTEZZA DEL TAR SU RICORSO

Il timore che possa essere bloccato il cantiere e rimesso in discussione quanto già deciso sino ad ora non è infondato.

Ponte Morandi, oggi la sentenza del Tar sul ricorso di Autostrade

Postato da: Redazione Liguria il: 27 Febbraio 2019


Genova – Cresce la tensione, nella struttura commissariale e a Roma, per la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) che ha esaminato il ricorso presentato da Autostrade contro la nomina a commissario straordinario del sindaco Marco Bucci e contro l’esclusione della Società concessionaria del tratto autostradale dal bando per la demolizione di quanto rimasto del ponte Morandi e la sua ricostruzione.

Un ricorso che, di fatto, potrebbe persino bloccare i lavori in corso e rimettere in discussione ogni cosa decisa sino ad ora, con evidenti effetti sul piano di lavoro che dovrebbe portare alla ricostruzione del ponte entro il 2019 e la sua inaugurazione al passaggio dei veicoli entro marzo 2020.

Gli esperti di Giurisprudenza non escludono una possibile vittoria di Autostrade poichè, in diritto, non essendo ancora stata accertata la responsabilità per quanto avvenuto – in Italia occorre una sentenza passata in giudicato nei tre gradi del giudizio – non è possibile attribuire una “colpa” in maniera preventiva.
Di fatto, quindi, Autostrade non avrebbe dovuto subire l’esclusione a priori dalla possibilità di ottenere l’incarico per demolizione e ricostruzione.

Una decisione evidentemente presa a Roma, dal Governo in carica che sin dalle prime ore dopo il disastro annunciava che Autostrade non avrebbe partecipato alla ricostruzione e avrebbe perso il diritto a mantenere la concessione sul tratto autostradale. Concessione che, al momento, a sei mesi dal disastro, è ancora saldamente nelle mani dell’azienda.

Per questi motivi, il pronunciamento del TAR è tutt’altro che scontato e il nervosismo all’interno della struttura commissariale e negli Uffici romani è palpabile.
Resta da capire, nel caso il Tribunale Amministrativo Regionale desse ragione ad Autostrade, cosa accadrebbe dell’intero meccanismo ormai più che rodato, che sta lavorando da qualche mese.

Il timore che possa essere bloccato il cantiere e rimesso in discussione quanto già deciso sino ad ora non è infondato.

Udienza prevista il prossimo 22 maggio 2019

Ponte Morandi, ricorso al Tar: Autostrade chiede e ottiene il rinvio

mercoledì 27 febbraio 2019
Ponte Morandi, ricorso al Tar: Autostrade chiede e ottiene il rinvio


GENOVA – È stata rinviata al 22 maggio l’udienza davanti ai giudici del Tar della Liguria promossa da Autostrade per l’Italia per l’annullamento del decreto della presidenza del Consiglio dei ministri di nomina di Marco Bucci a commissario straordinario per la ricostruzione del Ponte Morandi e contro alcuni decreti emessi dal Commissario stesso. A chiedere un rinvio sono stati i legali di Autostrade che attendono di acquisire nuovi documenti chiesti al Commissario per la ricostruzione. L’accesso ai nuovi atti permetterà alla ricorrente, che ha già presentato davanti ai giudici amministrativi quattro ricorsi, di poter depositare motivi aggiunti a quelli già in atto.

Parliamo di un ricorso molto complesso indubbiamente” aveva rivelato a ‘Genova nel Cuore’ l’assessore al Bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi. In Comune e nella struttura commissariale non si nascondono dietro un dito, l’auspicio di tutti è di non bloccare l’opera di demolizione e ricostruzione del ponte. Ma, la complessità del ricorso al Tar da parte di Autostrade che vuole rimettere in discussione tutto dal commissario all’assegnazione dei lavori, non è esente da timori. “Anche nell’ipotesi in cui Autostrade dovesse vincere questi ricorsi – ha poi aggiunto Piciocchi -, io non oso immaginare che si possa arrivare a bloccare i lavori, il cui celere svolgimento è così fondamentale proprio per risolvere tutti i problemi che abbiamo visto”

Intanto venerdì a Palazzo Tursi, a sei mesi dal crollo, è previsto il primo incontro ufficiale tra il sindaco-commissario Bucci e i familiari delle vittime che chiedono a gran voce attenzione per la memoria dei loro cari.

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