ELEZIONI: «SARÀ IL PD LUCANO A SCEGLIERE»
Martina a Matera per la Giornata della memoria, sulla ricandidatura di Pittella non dice no
Non c’è futuro senza memoria; non c’è memoria senza cultura. Con questo tema, in Casa Cava, a Matera, è stata celebrata la Giornata della memoria, dedicata alle vittime della Shoah. Un dialogo a più voci introdotto dalla senatrice del partito democratico Simona Malpezzi al quale hanno preso parte, oltre che l’assessore regionale lucano Luca Braia anche il segretario reggente del partito democratico Maurizio Martina. “Sono qui a Matera – ha detto perché – oggi nella giornata della memoria, in questa città, insieme a tanti ragazzi e a tante persone, vogliamo ricordare. Nella memoria – ha sottolineato – c’è il futuro e senza cultura non c’è memoria. Questo per me è il messaggio fondamentale di oggi e un grande partito come il nostro deve poter raccontare agli italiani l’importanza di un investimento sul sapere, sulla cultura, sulla memoria e Matera e la Basilicata sono la dimostrazione che si può fare un lavoro anche radicato nel territorio”.
Sui temi politici lucani, con le imminenti elezioni regionali e a pochi giorni dalle dimissioni del governatore sospeso Marcello Pittella Maurizio Martina ha preferito glissare: “Sulle elezioni regionali lucane ragioneremo a tempo debito non è la giornata oggi per discutere di questo”. Con queste poche parole Martina ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti. Allo stesso tempo però il segretario reggente del Pd ha voluto tranquillizzare i dem lucani, soprattutto sulla possiblità di un Pittella bis: “Io so che qui abbiamo energia, forza e competenze ed un progetto che può dare futuro a questa regione – dopo di che il PD della Basilicata farà le scelte necessarie. Il PD ha una funzione che deve assolvere al sud come al nord, di essere in tutto e per tutto il partito che fa un investimento vero sul sapere, sull’educazione. Il nostro reddito di cittadinanza è la scuola”. Come intenderà muoversi il centrosinistra in questa campagna elettorale risulta essere ancora poco chiaro, sta di fatto che il caos in cui vive il centrosinistra lucano sembra essere di importanza marginale per i vertici romani del Partito democratico