Uno studio dell’Istituto superiore di sanità ha valutato l’esposizione a diossine attraverso 19 campioni di latte materno di donne in età riproduttiva residenti in provincia di Potenza e specificatamente nell’aria industriale di San Nicola dove insiste lo stabilimento Fenice. La ricerca voluta dal comune di Lavello, è stato commentato dall’europarlamentare del M5S Piernicola Pedicini. “Lo studio – spiega il medico pentastellato – conferma quello che affermiamo da sempre, ossia che la situazione non è esattamente rosea come quella che ci vogliono far credere. Per un bambino che pesa 5 kg basteranno appena 38 ml di latte materno al giorno per andare oltre la soglia raccomandata. Dire che i livelli di diossine rinvenuti nello studio dell’Istituto superiore di sanità sono relativamente bassi è un punto di vista volutamente parziale soprattutto se poi non si ammette che considerando il quantitativo di latte materno che normalmente un bambino assume ogni giorno, un certo livello di esposizione per il bambino è praticamente certo. Ricordo che l’esposizione ad agenti tossici durante la vita fetale, di cui la presenza nel latte materno è un indicatore indiretto, è in assoluto la più pericolosa vista la complessità e la rapidità con cui avviene lo sviluppo di organi e tessuti in questa delicata fase”. Infine un ultimo amaro commento. “Siamo arrivati al punto – conclude Piernicola Pedicini – che anche un alimento fondamentale come il latte è a rischio

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