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OMICIDIO DI MARISA MALDERA: GIUSEPPE PICCOLOMO CONDANNATO ALL’ERGASTOLO

Abbiamo sentito in merito la nota criminologa Ursula Franco, consulente dell’avvocato Patrizia Esposito, difensore di Stefano Binda, condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Lidia Macchi.

Giuseppe Piccolomo è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di sua moglie, Marisa Maldera (2003). Piccolomo era già stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di una pensionata cui aveva mozzato le mani (2009).
Giuseppe Piccolomo era stato indagato anche per l’omicidio di Lidia Macchi, ma, nel caso Macchi non si sono potuti esaminare gli abiti che Lidia indossava alla ricerca del DNA del Piccolomo perché era stata disposta la distruzione dei reperti relativi al caso.
Abbiamo sentito in merito la nota criminologa Ursula Franco, consulente dell’avvocato Patrizia Esposito, difensore di Stefano Binda, condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio della Macchi.

 

 

 

 

 

 

Secondo la criminologa Ursula Franco, consulente della difesa di Stefano Binda, “quando un soggetto colpisce una vittima con numerose coltellate, come nel caso Macchi, di frequente si ferisce, perché dopo i primi colpi il coltello si sporca di sangue e gli scivola dalle mani, in specie quando lo stesso, dopo aver colpito il tessuto osseo, si arresta, pertanto sugli abiti di Lidia, se disponibili, si sarebbe potuto individuare il sangue del suo assassino e solo la presenza di gocce di sangue non appartenente a Lidia avrebbero potuto indicare con certezza il nome dell’autore dell’omicidio”.
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