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RISCHIO CROLLO VIADOTTO PULETO SULLA E45 A CAVALLO TRA TOSCANA E ROMAGNA

Chiusura E45, Italia divisa in due. Le indicazione di Anas: “Passate per la A1”

E45, chiusura per criticità estrema: rischio crollo del viadotto Puleto

Il provvedimento sarebbe dovuto al verificarsi di una “criticità estrema”, ovvero sarebbe emerso il pericolo di collasso del viadotto Puleto. Fin da ieri sera le notizie hanno iniziato a diffondersi su Facebook, ma mancava l’ufficialità.

Decine di operatori Anas e i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Arezzo, guidati dal luogotenente Di Palo, stanno provvedendo in questi minuti a chiudere, su disposizione del Gip Piergiorgio Ponticelli, un tratto di E45 a cavallo tra Toscana e Romagna.

Il provvedimento sarebbe dovuto al verificarsi di una “criticità estrema”, ovvero dalla relazione tecnica svolta su richiesta della Procura sarebbe emerso il pericolo di collasso del viadotto Puleto, che si trova interamente in provincia di Arezzo nel Comune di Pieve Santo Stefano. Le indagini si questo tratto erano partite lo scorso novembre in seguito alla pubblicazione di un video – poi divenuto virale – girato da un poliziotto in pensione che si trovava nei boschi circostanti in cerca di tartufi. Nelle immagini si vedeva chiramente come il ferro si fosse corroso, ma non si poteva capire l’effettiva situazione all’interno dei piloni.

La procura di Arezzo ha acquisito le immagini del video e ha disposto una perizia sul viadotto svolta dai tecnici Fabio Canè e Antonio Turco. I risultati hanno mostrato come ci fosse un “concreto pericolo di crollo” della struttura. Pertanto il procuratore Rossi ha chiesto che venisse interdetto al traffico il tratto a rischio e il gip dopo aver accolto la richiesta ha disposto il sequestro.

 Impossibile dire per quanto tempo la superstrada sarà chiusa: adesso anche Anas potrà disporre i propri accertamenti.

Intanto da questa mattina gli operai sono al lavoro: non è ancora chiaro quanto sia lungo il tratto sottoposto a chiusura. Sempre in mattinata saranno comunicate le informazioni relative ad una viabilità alternativa.

Fin da ieri sera la notizia della chiusura ha iniziato a diffondersi sui social. In particolare molti post e commenti sono stati pubblicati da persone che vivono nel versante romagnolo. Informazioni frammentate che attendevano l’ufficialità arrivata solo questa mattina.

“Il ferro è finito”, l’inquietante testimonianza sulla E45

Un video registrato in Valsavignone, all’altezza da Pieve Santo Stefano, sta facendo il giro del web. L’uomo che lo ha condiviso, racconta di essere andato a cercare tartufi, quando si è ritrovato sotto ai piloni e, vedendo in quale condizione fossero ha deciso di fare un filmato con il proprio cellulare e poi di pubblicarlo su Facebook. Una testimonianza che dura poco più di un minuto, ma che una volta finita in rete è diventata virale.

Quello che colpisce è la fragilità dei piloni: il ferro che fuoriesce dalle coperture sgretolate, appare rugginoso tanto che l’uomo esclama che pare “finito”. E poi l’immagine, emblematica, di un dettaglio del cavalcavia che pare cadere.

E45 chiusa, la Cisl: “Era ora. Subito la riqualificazione”

L’intervento di Serafino Marino e Gilberto Pittarello della Filca Cisl di Arezzo“

Questa mattina abbiamo appreso”, dichiarano Serafino Marino e Gilberto Pittarello della Filca Cisl di Arezzo, “che su disposizione del Gip Piergiorgio Ponticelli, operatori Anas e carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Arezzo, hanno provveduto a chiudere un tratto di E45 a cavallo tra Toscana e Romagna. Il provvedimento sarebbe dovuto al verificarsi di una “criticità estrema”, ovvero dalla relazione tecnica svolta su richiesta della Procura sarebbe emerso il pericolo di collasso del viadotto Puleto”.

Aspettavamo questa notizia da tempo visto che lo stato di degrado della struttura manifestava tutta la sua pericolosità. Come FILCA non abbiamo mai smesso di seguire l’evolversi della situazione denunciando nelle sedi opportune la situazione di pericolo. Arrivare a chiudere un tratto di strada così importante per il collegato viario nord-sud del Paese significa, proseguono dalla FILCA, aver agito in tutti questi anni con estrema superficialità. Superficialità che avrebbe potuto avere ben tragiche conseguenze stando a quanto recita la perizia svolta dai tecnici Fabio Canè e Antonio Turco; perizia che ha mostrato come ci fosse un “concreto pericolo di crollo” della struttura. Lo stesso tratto, un anno fa, l’11 febbraio scorso, fu interessato da un cedimento di una scarpata, con il parziale crollo di una piazzola. Da quel momento la Procura di Arezzo ha esteso gli approfondimenti a tutto il tratto. Ora, concludono Marino e Pittarello, si metta subito mano alla riqualificazione e messa in sicurezza dell’intera struttura e nel contempo si dia corso ad una sistematica manutenzione che monitori in tempo reale le condizioni di tutta la E45 e di tutta la rete viaria italiana.

E45, Ceccarelli: “Interventi immediati per la sicurezza e per evitare isolamento della Valtiberina”

La nota dell’assessore ai trasporti e alle infrastrutture della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli“

“La notizia del sequestro e della chiusura del viadotto Puleto sulla E 45 è preoccupante, prima di tutto perché è il segnale che l’arteria necessita di interventi di manutenzione non più rinviabili per la sicurezza di chi, quotidianamente, percorre questo asse viario, uno dei più importanti del nostro Paese. Ma preoccupa anche perché se non vengono messi in atto interventi immediati si rischia l’isolamento di tutta la Valtiberina, con grave danno per i residenti e per i molti utenti di questa infrastruttura che rappresenta un’alternativa all’Autostrada del Sole lungo la dorsale nord-sud”

Lo afferma Vincenzo Ceccarelli, assessore regionale a viabilità e infrastrutture, dopo il sequestro e la chiusura del viadotto Puleto sulla E 45, perché a rischio collasso, ordinato dalla Procura di Arezzo. Il viadotto si trova nei pressi di Valsavignone, in provincia di Arezzo, al confine fra Toscana e Romagna.

“Occorrono interventi urgenti di Anas – continua Ceccarelli – che consentano almeno la parziale riapertura della E 45. In più, come sosteniamo da anni, è necessario che Anas si faccia carico della riqualificazione della vecchia Statale 3bis della Valtiberina, che diventa un’imprescindibile alternativa nei casi in cui la E 45 venga chiusa al traffico, come richiesto dalla Regione nell’ambito del progetto di riqualificazione e messa in sicurezza della stessa E 45, finanziato dal precedente Governo”

Disagi per residenti e viaggiatori: ecco come fare per attraversare l’Italia.

La E45 chiusa, l’Italia divisa a metà. Salta una via di comunicazione di primaria importanza, per un sequestro preventivo da parte della Procura di Arezzo: il rischio è un collasso del viadotto Puleto.

La strada statale 3bis “Tiberina” (E45) è quindi stata chiusa in entrambe le direzioni tra Canili e Valsavignone, in corrispondenza del confine tra le province di Arezzo e Forlì Cesena.

Manca però una viabilità alternativa: da dove passare? Le indicazioni di Anas puntano dritto verso la A1 e la A14 per chi deve attraversare la penisola da capo a piedi.

Ecco il comunicato ufficiale:

Per i veicoli in transito sulla E45 l’ultima uscita utile per chi viaggia in direzione sud è allo svincolo di Verghereto (km 168) mentre per chi viaggia in direzione nord è allo svincolo di Valsavignone (km 158). Non essendo presente una viabilità locale nel tratto di valico interdetto, la viabilità alternativa per le lunghe percorrenze sulla direttrice Orte-Cesena è costituita dalle autostrade A1 “Autostrada del Sole” (Roma-Firenze-Bologna) e A14 “Adriatica” (Ancona-Cesena).
Per i veicoli in transito sulla E45 in direzione Cesena l’autostrada A1 è raggiungibile da Perugia tramite il raccordo Perugia-Bettolle in direzione Firenze (innesto al km 69) e da Sansepolcro (AR) tramite la SS73 con uscita allo svincolo di Sansepolcro Sud in direzione Arezzo. L’autostrada A14 è raggiungibile da Perugia tramite la direttrice Perugia-Ancona (SS318 e SS76) con uscita allo svincolo “Ancona-Valfabbrica” (km 74) e da Umbertide con uscita allo svincolo Gubbio/Umbertide e percorrenza della SS219.
In alternativa è inoltre possibile uscire allo svincolo di Umbertide/Gubbio (km 99) e proseguire verso Fano (percorrendo la SS219 fino a Gubbio, la SS452 e la SS3 fino a Fossombrone e infine la SS73bis fino a Fano). Il traffico che proviene da Orte può inoltre percorrere la SS675 fino a Terni, proseguire sulla SS3 Flaminia fino a Foligno e raggiungere la A14 tramite la direttrice Foligno-Civitanova Marche (SS77)
I percorsi alternativi sono stati individuati di concerto con tutti gli Enti competenti riuniti presso la prefettura di Arezzo. È inoltre in corso il monitoraggio del traffico al fine di valutare possibili integrazioni.Anas è fortemente impegnata a informare gli utenti con tutti i canali disponibili, in coordinamento con le Autorità competenti.
Disagi sono previsti per chi vive nei comuni della zona: chi da Bagno di Romagna deve raggiungere Sansepolcro o Città di Castello potrà avere difficoltà.

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