Blog

CASO UNGUREANU: UNA DICHIARAZIONE DELLA CRIMINOLOGA URSULA FRANCO

“Il processo mediatico è il male, è un cancro ed è l’arma di chi vuole riscrivere i fatti già accaduti perché si trova dalla parte sbagliata, ciò che più mi meraviglia non sono gli attori dello stesso o coloro che lo foraggiano ma il silenzio delle istituzioni”

Dopo circa due anni e mezzo di lavoro, con l’archiviazione della posizione di Cristina Ciocan si chiude un capitolo. Lascio in eredità a Daniel Ciocan la mia consulenza all’interno della quale sono ben documentati i passaggi attraverso i quali sono arrivata a fornire alla difesa il nome di chi violentava la piccola Maria Ungureanu e quello della persona che era con lei la sera che affogò in piscina.

 

Sono certa che le ulteriori indagini disposte dal GIP nei confronti del povero Daniel, che è estraneo a tutti i fatti a lui contestati, saranno lo spunto per un rinnovato processo mediatico carico di menzogne al quale non ho più nessuna voglia di replicare, conosco infatti ormai perfettamente le dinamiche del caso e i suoi protagonisti e non sarei più capace di trattenermi.

 

Il processo mediatico è il male, è un cancro ed è l’arma di chi vuole riscrivere i fatti già accaduti perché si trova dalla parte sbagliata, ciò che più mi meraviglia non sono gli attori dello stesso o coloro che lo foraggiano ma il silenzio delle istituzioni.
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti