All’assessore regionale alla Sanità, nonchè governatrice facente funzioni, Flavia Franconi non ne va bene una. Ha perso anche la corsa per la presidenza dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). E chissà se il fatto che è saltato il Dg Angelo Cordone all’azienda sanitaria del San Carlo centri qualcosa. Ad ogni modo se a inizio dicembre era ufficioso adesso è ufficiale. Le Regioni hanno rotto, dopo mesi, gli indugi proponendo il nome dell’assessore alla sanità in Piemonte, Antonio Saitta. per la presidenza dell’Aifa. Un profilo scelto all’unanimità, ha spiegato Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni. Saitta, così, da gennaio lascerà libera la poltrona di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza dei governatori. Ma questa sarà un’altra storia. Di fatto alla fine il Pd, tra i due suoi assessori probabilmente senza più un futuro politico, date le prossime regionali sia in Basilicata che in Piemonte, ha depennato la Franconi e optato per l’omologo del Nord. A livello nazionale il Partito democratico lancia sempre più chiari segnali ai dem lucani. Il Partito è in grande affanno sulla scena politica italiana e la presidenza Aifa rappresenta un incarico importante, nonchè una delle poche poltrone che erano rimaste da assaltare. Ma lì ora siederà Saitta e non Franconi. Ad ogni modo a nomina è governativa. Il Pd è riuscito a forzare la prassi e così le Regioni invece di proporre una rosa di nomi, ne hanno proposto al ministro uno solo. Da parte sua il ministro Grillo, dopo l’inchiesta Sanitopoli, aveva già fatto intendere di non essere ben disposta ad accettare all’Aifa Flavia Franconi

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