MANUELA MANDELLI: IL MIO NEMICO
L’odio, la violenza fisica ma anche verbale, sono la parte peggiore di noi. Sono i nostri Mr. Hyde, che dovremmo reprimere e chiudere nella cella più profonda della nostra anima. Ma non è cosi e oggi siamo contagiati, tutti chi piu chi meno, da questo virus, subdolo e fallace.
“In momenti come quelli attuali, nei quali l’odio viaggia ai massimi livelli (proprio adesso sto avendo uno scambio di “battute” al vetriolo con una tizia) , vi propongo questa mia composizione nata nel 2013 e rivista quest’anno.
L’odio, la violenza fisica ma anche verbale, sono la parte peggiore di noi. Sono i nostri Mr. Hyde, che dovremmo reprimere e chiudere nella cella più profonda della nostra anima. Ma non è cosi e oggi siamo contagiati, tutti chi piu chi meno, da questo virus, subdolo e fallace.
Siamo allora condannati? Condannati ad un odio e una violenza ogni giorno maggiore? NO, non lo siamo, non possiamo esserlo. Gli “hater” non possono e non devono vincere. Siamo esseri umani, gente d’amore. Siamo la vita, quella vera”
Il mio nemico
Vedevo il mondo con gli occhi dell’odio.
Il nemico, l’avversario, l’alieno era lì,
sentivo il suo fetido respiro aleggiare nell’aria
io contro tutti, io sola contro il mondo.
Offendere, schernire, violenza
Colpire per prima, colpire e fuggire
era questo il mio credo,
era questo il mio voto.
Mai un sorriso, mai una parola dolce
Mai un apprezzamento, mai un amore.
Sopravvivere in questo mondo
Essere parte del branco, essere forte.
Ma ero sola.
Quando la notte nel mio letto,
disperatamente sola, pensavo
io piangevo.
E mi vergognavo di piangere.
Poi incontrai te.
Ti offesi, ti schernii, ti violentai
Ma tu non fuggisti, tu mi parlasti.
Tu dicesti che il mio cuore era aperto
Mi inondasti con la tua dolcezza
Mi feristi con la spada del tuo amore.
Lottai, persi.
Ti vidi accecante risplendere nella luce della gioia
Nacqui.
{Copy©right testo: Manuela Mandelli – 2013 (Revised 2018)}
