Nel centrodestra lucano il pallino della scelta del governatore è ancora tra le mani di Forza Italia. Ci sono due pretendenti forti in lizza e un altro in penombra. Stanno esponenzialmente crescendo le quotazioni di Michele Cannizzaro. Allo stesso tempo però non diminuiscono le chanches del Generale Vito Bardi. Questi i due litiganti, il terzo invece sottaciuto finora è: Marco Saraceno. Il rampollo della famiglia che gestisce la florida azienda lucana Fattorie Donna Giulia. In un certo senso Saraceno unisce i tre partiti della coalizione: da Gianni Rosa di Fratelli d’Italia, al senatore lucano leghista Pasquale Pepe, mentre Cappiello no, alla parte più moderata di Forza Italia. Dall’interno però hanno fatto circolare l’equazione che Saraceno sta a De Luca come Cannizzaro sta a Cannizzaro. Nel senso che dopo il sindaco di Potenza, l’imprenditore di Donna Giulia potrebbe essere l’ultroneo cavallo di troia del centrosinistra. Tra i mandanti, l’assessore all’agricoltura Luca Braia. A sinistra, invece, il Pd è nel caos amministrativo e politico. Non si decide nulla sulla data del voto e i dem mandano avanti Valvano del Psi per chiedere le regionali a maggio, Inoltre continuano le fughe in avanti verso lo strappo non solo di Piero Lacorazza. Sul versante Leu Folino riserva colpi di scena ogni giorno. E’ stata già superata l’ipotesi che Carmen Lasorella di Luci e il sindaco di Potenza Dario De Luca, siano stati fatti entrare in coalizione per “bruciarli” e fare così posto a Giampiero Perri ex direttore dell’Apt . Proprio Perri risulterebbe per Folino la pedina finale da “bruciare”. Folino vuole stendere tutti i pretendenti con l’obiettivo di giungere alla propria autocandidatura. Passando per un patto di non desistenza col potentino Roberto Speranza.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti