Governo pronto il rimpasto 5S Fuori Toninelli Trenta e Grillo Il governo potrebbe cambiare volto
I 5 Stelle potrebbero sostituire tre ministri
L’accusa: troppe gaffe e poco carisma
E adesso nei piani alti dei pentastellati si cerca di correre ai ripari.
Ministri timidi, gaffe e strafalcioni stanno indebolendo la squadra di governo a 5 Stelle.
Di Maio a quanto pare avrebbe pensato ad una correzione in corsa: nel mirino sono finiti la Grillo Toninelli e la Trenta il primo della lista nelle tessere grilline che potrebbero cadere.
Da esperto di diritto è finito nel ciclone delle gaffe: una dietro l’altra dall’alto del Ministero delle Infrastrutture.
Per Di Maio, Toninelli sarebbe diventato un problema da risolvere al più presto.

Ma a rischio ci sarebbe anche il ministro alla Salute, Giulia Grillo che di fatto sul tema dei vaccini ha generato confusione tra le famiglie che sono rimaste imbrigliate nelle indicazioni del dicastero.
E il suo comportamento schivo ha di fatto lasciato nell’ombra il Ministero della Salute.
I grillini adesso vorrebbero una figura di peso in gardo di imporre la propria personalità politica all’interno dell’esecutivo per contrastare l’esposizione mediatica dei ministri del Carroccio e dello stesso Salvini.
Ma non finisce qui.

Il terzo nome sulla blck list dei pentastellati è quello del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta
Il titolare del dicastero della Difesa per i 5 Stelle è troppo silenziosa.
Un’accusa che potrebbe portare ad un cambiamento repentino dalle parti del ministero della Difesa.
Competente, ma poco carsimatica.
Con questa tesi i pentastellati sarebbero pronti ad un ribaltone. Insomma il rimpasto per i grillini potrebbe divenatre fondamentale per rilanciare l’azione di governo che finora ha avuto un solo colore: quello verde della Lega.
Il rimpasto è ormai alle porte.
A CASA PRIMA DI NATALE 2018

Danilo Toninelli resiste alle voci di rimpasto: “Vado avanti, più lo dicono e più vale il contrario”
Danilo Toninelli resiste. Le voci di rimpasto non lo spaventano.
“Più lo dicono e più vale il contrario” dice il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, in un’intervista al Corriere della Sera in cui difende il proprio operato.
Oltre alle tante critiche, anche la battuta di Beppe Grillo, secondo cui scherzare su Toninelli è come scherzare sulla Croce Rossa: “Beppe, con i toni divertenti e a volte paradossali che gli sono propri, ha ben fotografato le difficoltà e le sfide enormi che comporta il mio mandato”
Tema centrale di questi giorni è la Tav Torino-Lione
“Massimo rispetto per chi scende in piazza con spirito civico. L’opinione delle persone conta enormemente. Non possiamo che tenerla in considerazione nella sintesi che dovremo fare per arrivare alla decisione più conforme all’interesse generale”.
L’analisi costi-benefici non sarà di parte, assicura il ministro, in quanto affidata ai “massimi studiosi italiani in materia, gente abituata a lavorare sui numeri, non sulle opinioni”
La Francia “condividerà con l’Italia gli esiti delle nostre analisi. Ha capito che lavoriamo con serietà e attenzione nell’uso dei soldi pubblici. Impiegheremo il tempo che serve”. In merito alla posizione di Matteo Salvini, “non abbiamo mai nascosto di partire da visioni a volte diverse. Ma il punto di incontro si è sempre trovato”, osserva Toninelli.
Tra le altre opere, “la Pedemontana è un’opera su cui il ministero non ha competenza diretta essendo il concedente la Regione Veneto, ma dal punto di vista della sostenibilità finanziaria finora non è stata un buon affare”, dichiara Toninelli.
“Sul Terzo Valico, opera anch’essa caratterizzata da sprechi e scandali giudiziari, avrete risposte a breve”
Domenico Leccese