FORZA ITALIA, MOLES VACILLA

Alle regionali il candidato presidente del centrodestra spetta a Forza Italia, ma Forza Italia ha altro da pensare e non scioglie la riserva. Il partito è concentrato sulla necessaria riorganizzazione territoriale. L’emorragia di voti e l’esodo dell’elettorato verso altri lidi partitici ha bisogno di urgenti interventi. In quest’ottica il Commissario regionale Moles è tutt’altro che saldamente irremovibile, anzi. Se Matteo Salvini avesse voluto, la coalizione lucana sarebbe stata senza dubbio a “trazione leghista”. Invece no, Salvini preferisce e ha preferito, per una serie di questioni, la Sardegna. Così ancora regge l’accordo per Forza Italia, che ha rivendicato il ruolo di cabina di regia, e che ha la precedenza sul candidato governatore. Però al vertice nazionale del partito, con tutti i coordinatori regionali, del prossimo ritorno alle urne in Basilicata non se ne è parlato. Tema centrale ha rappresentato la ristrutturazione partitica sul territorio. Cosa che ha messo in fibrillazione, non solo Moles che rischia la rimozione e in Puglia una decina di giorni fa il cambio è già avvenuto, ma tutti i forzisti lucani. Elemento che non opera a favore di una facile sintesi sul candidato presidente. Moles tiene timidamente botta, assopito in altre preoccupazioni, sul Generale Bardi. In più prova a mettere dei veti su alcuni nomi della lista, come Cupparo. Pare che il ragionamento di Moles sia scegliere personalità non in grado di metterlo in ombra innanzitutto dinanzi al leader Berlusconi, e in secondo luogo ai lucani che votano FI. L’ideale per il Commissario sarebbe un candidato forte ma che non prenda totalmente il controllo del partito e che, anche in prospettiva futura, possa farlo fuori date le volontà di sostituzioni apicali di Berlusconi. Prima di una decina di giorni difficilmente ci sarà l’investitura di qualcuno da parte di Forza Italia