Cronaca

ACQUA AVVELENATA: «EMERGENZA CESSATA»

Il sindaco di Matera ha revocato il divieto, ma in città è allerta

È giallo nel giallo sullo stop dell’acqua potabile a Matera. Il sindaco Raffaello De Ruggieri dopo un ordinanza notturna di divieto di utilizzo dell’acqua corrente ha disposto solo dopo poche ore la revoca dl divieto. Secondo il Comune l’emergenza è cessata e anche le scuole potranno essere riaperte. Il divieto, lo ricordiamo, si era reso necessario dopo che le analisi dell’Arpab avevano riscontrato la presenza di batteri fecali nelle acque. 

Infatti il Comune e Acquedotto Lucano in queste ore avevano anche predisposto 9 punti di distribuzione dell’acqua. Ma nonostante il Comune dica che l’emergenza è rientrata fa sapere che «a titolo precauzionale si sconsiglia l’apertura delle piscine ad uso pubblico e degli studi dentistici. Analogamente viene sconsigliato l’utilizzo di acqua nebulizzata nei centri estetici e nei centri benessere. Infine, riguardo l’utilizzo dell’acqua per l’igiene personale le precauzioni dovranno riguardare in modo particolare le persone defedate e immunodepresse».

Precauzioni che hanno messo in allarme la cittadinanza tanto che tutti i supermercati sono stati pressi letteralmente d’assalto per l’acquisto di acqua imbottigliata. La Codacons è immediatamente intervenuta facendo sapere che presenterà un esposto alla Procura di Matera chiedendo di aprire una indagine volta ad accertare le responsabilità dell’accaduto, alla luce dei possibili reati di avvelenamento, adulterazione e commercio di sostanze alimentari nocive». Oltre a chiedere  «l’immediata sospensione delle bollette idriche per tutte le famiglie di Matera, in relazione al grave disservizio subito: sarebbe infatti illegittimo chiedere agli utenti il pagamento per la fornitura di un bene primario potenzialmente pericoloso per la salute umana» Ha affermato il presidente Codacons Rienzi

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