Cronaca

CRAC DON UVA: ASSOLTO MANCUSI

L’ex vicepresidente della Giunta regionale era stato indagato per bancarotta fraudolenta

Importante sentenza nell’ambito della maxi operazione “Oro pro nobis” condotta dai finanzieri di Bari sulla Casa Divina Provvidenza di Bisceglie in qualità di gestore delle strutture anche di Foggia e Potenza dove c’è il Don Uva. L’ex vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata Agatino Mancusi è stato assolto dal gup di Trani, al termine di un processo celebrato con rito abbreviato, per il reato di bancarotta fraudolenta riferita alla gestione dell’Istituto di riabilitazione Don Uva di Potenza. Il giudice ha scagionato Mancusi, difeso dall’avvocato Donatello Cimadomo, con la formula “perchè il fatto non sussiste”. Il crac finanziario contestato dall’accusa ammonta a 500 milioni di euro. L’operazione dopo tre anni di indagini portò nel 2015 a dieci arresti e all’iscrizione iniziale nel registro degli indagati di 25 persone. Mancusi era stato coinvolto nell’inchiesta Oro Pro Nobis poiché inserito tra quelli che, secondo l’impianto accusatorio, avevano contribuito alla bancarotta fraudolenta con assunzioni non necessarie o costose consulenze, molte delle quali su indicazioni di noti politici. Tra le consulenze incriminate c’era anche quella data, per la sede di Potenza, proprio a un parente di Agatino Lino Mancusi.

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