IL DISASTRO IN TOSCANA E’ DI ORIGINI DOLOSE
Notte da incubo, evacuate oltre 500 persone in provincia di Pisa
Incendio spaventoso nel pisano. Notte da incubo, evacuate oltre 500 persone in provincia di Pisa. Incendio sul Monte Serra: centinaia di sfollati, 600 ettari in fiamme
L’origine dell’incendio sarebbe dolosa
Aggiornamento ore 11:41 – Secondo le prime stime gli ettari andati a fuoco a causa dell’incendio scoppiato ieri sera sul Monte Serra sarebbero ben 600 e il numero di sfollati è salito a circa 700 persone, che non potranno rientrare nelle loro case prima di domani pomeriggio. A causa del fumo e delle operazioni dei Vigili del Fuoco ancora in corso, infatti, non è possibile accedere alle abitazioni.
Aggiornamento ore 12:23 – Il governatore della Toscana Enrico Rossi ha fatto sapere che per il comune di Calci sarà dichiarato lo stato di emergenza e arriveranno subito 200mila euro dalla Regione. Il sindaco di Calci Massimiliano Ghimenti ha parlato esplicitamente di “mano criminale” e il suo assessore Giovanni Sandroni ha fatto notare quanto sia improbabile che scoppi un incendio alle 10 di sera senza un innesco e, a proposito di inneschi, si pensa che ce ne siano stati addirittura quattro, ma non è ancora un’informazione confermata.
Vasto incendio sul Monte Serra
Martedì 25 settembre 2018 – Da questa notte un vasto incendio sta bruciando sul Monte Serra, nel Pisano e poiché le fiamme si sono pericolosamente avvicinate all’abitato di Calci il sindaco Massimiliano Ghimenti, tramite Facebook, ha ordinato agli abitanti di lasciare per precauzione le loro case. Centinaia di persone sono rimaste fuori dalle loro abitazioni per tutta la notte, in particolare quelle che vivono nella frazione di Montemagno e nelle zone di Torre e San Lorenzo, le più vicine all’incendio che, intanto, continua ad avanzare.
Gli sfollati sono stati ospitati nella palestra comunale. Intanto più comandi dei Vigili del Fuoco della Toscana hanno invitato i loro pompieri sul posto e, nonostante il forte vento, stanno arrivando anche i Canadair. Intanto i volontari della Protezione Civile presidiano le zone abitate e produttive. Per ora, fortunatamente, non ci sono vittime, ma molte persone sono in ansia per le proprie case.
La scuola di Montemagno resta chiusa, per non intralciare il transito dei mezzi di soccorso, sono aperte invece le scuole di un’altra frazione, Gabella, per aiutare le famiglie de evitare che troppa gente resti fuori in paese.
Ugo D’Anna, comandante dei Vigili del Fuoco di Pisa, ha raccontato che c’è stato il rischio di “perdere due squadre” di pompieri perché l’incendio è “molto grosso e potente” e probabilmente è di origine dolosa. Le prime fiamme sono state avvistate intorno alle 22 di ieri sera, 24 settembre, e nella tarda serata è scattata l’evacuazione per un centinaio di persone, che sono state mandate in strutture messe a disposizione dalle amministrazioni locali, che nel frattempo hanno riorganizzato i collegamenti bus con Pisa.
Il numero di sfollati è aumentato man mano che le fiamme hanno continuato ad avanzare. C’è molta preoccupazione anche per alcune aziende agricole, che hanno difficoltà a mettere il salvo il proprio bestiame. L’incendio è stato descritto dagli stessi vigili del fuoco come un’apocalisse e stanno bruciando diversi ettari. Per ora non è stata fatta una stima, perché di notte è difficile valutarne l’estensione, ma di certo un’ampia porzione di bosco sta bruciando.
Il compito dei vigili del fuoco è molto arduo a causa del vento, che rende difficile domare le fiamme e allo stesso tempo le aiuta a espandersi.
Foto © Vigili del Fuoco
Incendi, Enrico Rossi firma lo stato di emergenza regionale
“A fronte della situazione in atto in Toscana da maggio ad oggi, e dell’intensificarsi del numero e della gravità degli incendi nell’ultimo periodo ho ritenuto indispensabile procedere alla dichiarazione di stato d‘emergenza regionale che permetterà alla giunta, nell’immediato, di valutare le prime azioni necessarie da intraprendere per mitigare le criticità e i presupposti per richiedere l’eventuale dichiarazione dello stato d’emergenza nazionale. Abbiamo rafforzato l’attività di tutto il sistema antincendi e in particolare dell’attività della Sala operativa regionale che ormai costantemente, da maggio, gestisce l’emergenza 24ore su 24″
I Comuni, attraverso le Province, potranno inviare già dai primi giorni della prossima settimana le segnalazioni delle attività di soccorso e di somma urgenza in atto, in modo che la Regione possa avere a disposizione un quadro definito della situazione entro la fine della prossima settimana.
Incendio Calci, sospette origini dolose, “Piena fiducia negli inquirenti”
Pisa – L’elicottero S64, uno dei mezzi con più capienza per il trasporto dell’acqua, è atteso verso le 13.30 sui monti Pisani, dove il fuoco sta divorando il territorio. Intanto, sono in volo 4 Canadair, 1 elicottero regionale, in attesa che le condizioni meteo lo permettano sono altri 3, 1 elicottero chinook. Il presidente della Regione Enrico Rossi intanto sta rientrando a Firenze, dove firmerà il decreto che attiva lo stato di emergenza regionale con lo stanziamento di 200mila euro per coprire le spese di soccorso e assistenza.
Intanto cominciano a diventare più forti le voci che circolano sull’origine dell’incendio
Enrico Rossi e i sindaci dei comuni interessanti hanno infatti concordato sul fatto oggettivo che raramente gli incendi hanno origini “naturali”. Il sindaco di Calci ha anche spiegato che la zona in cui sono originate le fiamme non è vicina alle olivete e nella notte non ci sono stati temporali, con caduta di fulmini che avrebbero fatto propendere per l’ipotesi di una caduta di saetta che poteva aver innescato l’incendio. Unendo a ciò il buio e il forte vento, il sospetto dell’origine umana dell’incendio diventa più forte. Ovviamente, niente di certo. Piena fiducia negli inquirenti.
Il governatore toscano è da questa mattina in stretto con Angelo Borrelli, capo del dipartimento nazionale della protezione civile.
Una volta domato il rogo, si valuteranno le condizioni per chiedere lo stato di emergenza nazionale.
Rossi ha anche ricordato l’importanza del lavoro di bonifica che segue un incendio, augurandosi che le opere di bonifica possano già partire “fra oggi e domani, perché anche dopo lo spegnimento delle fiamme il pericolo non è veramente debellato, fino a quando non sono state sente le ceneri, ripulito il sottobosco, tolti gli alberi caduti”.
Non solo. L’altro punto è che, con la scomparsa del manto forestale, le prime piogge possano far tracimare la montagna sull’abitato. Insomma, un rischio idrogeologico serio, mentre per il piano di bonifica, che Rossi prevede per oggi pomeriggio, “occorreranno tempo e risorse”.
Andrea Maggini “Avete distrutto tutto. Natura, animali, la storia di un territorio, un’economia di oliveti storici e vigneti, abitazioni colpite e vite di molti residenti rovinate …. E penso che qualcuno starà godendo per l’impresa della vita fatta come trofeo della propria esistenza. Ed il fumo ora è sulla Fipili e molte aziende chiudono anche ad Ospedaletto per l’aria irrespirabile. Il peggiore incendio che potesse capitare… già in autunno. Il fumo è arrivato anche a Ce…cina, si vede dal satellite e va verso il mare.”
#sapevatelo2018
solidarietà alla MIA #Toscana
AGGIORNAMENTI in real time :
#Incendio: attenzione zona Caprona, Uliveto Terme e la Noce. Dal Comune di Vicopisano: “Aggiornamento incendio.
Le persone che abitano nelle case adiacenti al Monte a Uliveto Terme, Noce e Cucigliana devono lasciare le abitazioni e raggiungere il Palazzetto dello Sport di Vicopisano.
Chi ha animali, anche cavalli ecc. può recarsi nel piazzale nella zona industriale di Noce oppure nel piazzale davanti alla piscina Comunale di Uliveto Terme con gli animali stessi.
❗Chi ha dovuto abbandonare la casa, non ha possibilità di sistemazioni alternative e avesse necessità può contattare il numero: 050/796581 e lasciare il proprio nome, stiamo predisponendo un servizio di accoglienza per la sera. Vi daremo in seguito informazioni più dettagliate.
Grazie per la collaborazione.”
Domenico Leccese