Svastiche sul muro di casa, minacce, poi l’aggressione con la benzina
Verona, aggressione omofoba con benzina: “Finirete nelle camere a gas” Dopo le lettere minatorie e una prima aggressione ad agosto, la
Verona, aggressione omofoba con benzina: “Finirete nelle camere a gas” Dopo le lettere minatorie e una prima aggressione ad agosto, la coppia è stata assalita con la benzina. Sul muro di casa, svastiche e minacce
Svastiche sul muro di casa. Minacce. Poi l’aggressione con la benzina.
È accaduto il 13 settembre 2018 a una coppia omosessuale a Stallavena, provincia di Verona, aggredita sul pianerottolo del proprio appartamento. Alle due di notte, ANGELO e ANDREA erano stati svegliati da alcuni rumori fuori l’abitazione.
Una volta aperta la porta di casa per controllare quanto stesse accadendo, gli aggressori hanno lanciato della benzina addosso a uno dei due, per poi scappare abbandonando davanti all’uscio tre taniche di nafta e una bomboletta spray. Con quella, gli assalitori hanno prima ricoperto i muri di casa di svastiche, insulti e minacce, per poi tagliare persino gli pneumatici dell’automobile. “Vi metteremo tutti nelle camere a gas“, è quanto si legge su un muro.
Si chiamano Angelo e Andrea, i giovani aggrediti: quanto accaduto nella notte è solo l’ultimo tassello, il più violento, di un’intolleranza che perseguita la coppia da mesi. Ad agosto, i due erano stati già vittime di un’aggressione, nel pieno centro storico di Verona. Inoltre, da tempo erano bersaglio di lettere minatorie inneggianti Hitler.
Aggressione omofoba a Verona: benzina e svastiche
Un mese fa, a piazza Bra a Verona, la coppia veniva raggiunta dagli insulti di un gruppo di ragazzi. All’ennesima offesa, dopo il vano tentativo di ignorare il branco, uno dei due giovani aveva deciso di rispondere. Dall’insulto all’aggressione omofoba: gli assalitori hanno schiaffeggiato e spintonato i due ragazzi. In seguito, un 21enne è stato identificato e fermato dalla polizia.
Ha raccontato il ragazzo colpito dalla benzina:
“È stato tutto troppo veloce, ho visto solo una figura scura, una specie di ombra, il pianerottolo non è illuminato. Non ho capito subito che si trattava di benzina, perché la cosa più forte che ho sentito era la pelle della faccia che mi bruciava, gli occhi che erano in fiamme e anche la gola”
Gabriele Piazzoni, segretario nazionale dell’Arcigay ha commentato così la vicenda:
“Un’aggressione terribile, senza precedenti. Stiamo assistendo a un crescendo gravissimo di violenza, in cui l’odio omotransfobico assume forme drammatiche e assolutamente allarmanti. I fascisti sono ormai fuori controllo, legittimati da una politica che usa i loro stessi argomenti e che li rende forti. In una Repubblica che si fonda su una Costituzione antifascista tutto questo è inaccettabile ed è più che sufficiente per motivare un intervento fermo e urgente del Governo”
Domenico Leccese