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In esclusiva per il ROMA il parere della Dott.ssa TERESA LETTIERI sulla gestione del Verde Pubblico nella Città di Potenza

Il parere della Dott.ssa TERESA LETTIERI sulla gestione del Verde Pubblico nella Città di Potenza TERESA LETTIERI nella Città di

Il parere della Dott.ssa TERESA LETTIERI sulla gestione del Verde Pubblico nella Città di Potenza

TERESA LETTIERI nella Città di Potenza c’è poca sensibilità ed impegno nella gestione del Verde Pubblico ?
La gestione del verde pubblico per una amministrazione, di qualsiasi città o paese si tratti, è stata ed è trattata con l‘interesse che in genere si riserva alle materie non prioritarie, pur appartenendo all’area tematica “Ambiente”, più che mai preminente.

 

 

 

Sebbene ci si impegni davvero poco in tal senso, adducendo le motivazioni più svariate ma ridondanti come l’assenza di risorse finanziarie da destinare alla cura e tutela del verde urbano, si assiste sempre più spesso ad una sorta di “ribellione” di quegli elementi naturali che entrano in relazione a vario titolo con il cittadino, quasi a ricordarne la presenza.

TERESA LETTIERI ci illustri qual è il patrimonio ecologico disponibile in un’area urbana?
È evidente che la scarsa attenzione prestata alla salvaguardia, alla protezione e alla conduzione del patrimonio ecologico disponibile in un’area urbana si poggia sulla mancata consapevolezza del suo ruolo, che non assolve ad una mera funzione estetico-decorativa, probabilmente la più naturale nell’immaginario collettivo comune e quindi superflua nonché rimovibile all’occorrenza, ma a tutte quelle per le quali è destinato (ecologico-ambientale, sanitaria, didattica, protettiva, sociale-ricreativa, igienica, culturale) assolutamente indispensabili senza dimenticare i servizi eco-sistemici rilasciati alla collettività.

 

TERESA LETTIERI in sintesi cosa rappresenta?
Si tratta di una rappresentanza del capitale naturale, declinato in ambito urbanistico attraverso una logica progettuale di spazi e superfici che tenga presente la relazione con il paesaggio e l’integrazione con i vari elementi che lo compongono, uomo compreso. Quindi, l’organizzazione di un sistema complesso, migliorativo della qualità della vita a tutti i livelli.

TERESA LETTIERI secondo te quanta inconsapevolezza emerge da chi amministra il Verde Pubblico nella Città Capoluogo di Regione più alta d’Italia ?
Ammesso che l’inconsapevolezza possa appartenere anche a chi amministra la cosa pubblica senza che per questo si invochi una punizione, è anche vero che chi gestisce ha il dovere di affidarsi alle conoscenze e competenze disponibili (e in assenza, procurarsele evitando di adattare discipline diverse alla bisogna) affinché ogni mission venga governata senza perderne di vista innanzitutto l‘oggetto.

 

 

 

TERESA LETTIERI entriamo nello specifico di eventuali errori anche ereditati da precedenti amministrazioni
Affatto trascurabile, tuttavia, risulta l’eredità delle amministrazioni precedenti i cui errori se non sono recuperabili dovrebbero almeno essere riportati, utilizzando le conoscenze procurate, in una dimensione tale da impattare il meno possibile; e le eventuali mancanze, sopperite con interventi mirati. Continua, invece, a latitare l’elemento principe che risolve, riduce, limita, contiene qualsiasi problema un governo si trovi ad affrontare.

 

TERESA LETTIERI praticaMENTE?
Praticamente e contestualmente tutto questo si traduce, pur disponendo di strumenti di pianificazione adeguati, in piantumazioni errate che eludono le caratteristiche della vegetazione preventivata in una data area (l’albero è cresciuto troppo, un evergreen!), in gestioni assenti o poco attente all’habitus vegetativo della pianta scelta;

 

 

TERESA LETTIERI in sintesi ?
In sintesi nella completa assenza di relazione tra città e verde urbano che cominciano a vivere vite separate, commemorate da qualche festa dell’albero, foriere di ulteriori mancanze a patto che, per consuetudine più che coscienza, si insegni e divulghi la cultura dell’ambiente sin dalla tenera età e si riesca a spiegare ad un bambino cos’è un albero quando, nei parchi o lungo le strade, ci si imbatte in quelle che sono le spoglie o gli involucri non ben identificati somiglianti ad una pianta.

 

TERESA LETTIERI praticaMENTE dopo la FANTAcriminologia c’è anche FANTAambiente ?
Sembra FANTAMBIENTE, ma nella nostra città sono diversi e diffusi gli esempi rinvenibili nei principali parchi o ville dotate di una grande varietà di specie abbandonate all’incuria e soccorse, si fa per dire, solo nei momenti di emergenza, quando l’univa via praticabile rimane l’abbattimento dell’esemplare per questioni di sicurezza.

 

TERESA LETTIERI quanto ha influito il mancato controllo della stabilità di alcune specie, piantumate tra gli anni ’50 e ’60 come Pinaceae e Cupressaceae, non perfettamente idonee al clima di Potenza Capoluogo ?
È palese che il mancato controllo della stabilità di alcune specie, piantumate tra gli anni ’50 e ’60 come Pinaceae e Cupressaceae, non perfettamente idonee al nostro ambiente ma inserite secondo le logiche di quel tempo, abbia condotto a schianti in alcuni casi dopo una nevicata significativa, e nel migliore dei casi alla frattura di branche e rami naufragata, altrettanto spesso, nell’abbattimento di tutta la pianta più per timore di ulteriori conseguenze (?) sebbene avremmo goduto, per l’impossibilità di ricaccio, di reperti legnosi sparsi per il territorio urbano.

 

TERESA LETTIERI continueremo ad assistere agli scempi?
È logico che continueremo ad assistere agli scempi ai quali si è costretti ma frequentemente scelti, se le logiche di gestione continuano a residuare in piccole e inutili iniziative che non hanno un seguito, nemmeno quello propagandistico delle grandi occasioni. Continuare ad ignorare non solo le competenze ma anche il metodo di intervento che è stretta conseguenza della mancanza di sapere è il limite più significativo di una amministrazione alla quale si addebita una trattamento della cosa pubblica che non può essere risolto con l’atavica giustificazione della mancanza di soldi e la sola soddisfazione delle emergenze.

Domenico Leccese

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