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Pili con i pescatori del nord dell’isola nei giorni scorsi aveva firmato pubblicamente sulle Bocche di Bonifacio l’opposizione formale alla procedura francese che scippava importanti porzioni di acque internazionali

MAURO PILI: MARE ALLA FRANCIA, BECCATI E AFFONDATI MINISTRO DEGLI ESTERI DORMIVA, ORA PARLA DI ERRORE IN REALTÀ I FRANCESI

MAURO PILI: MARE ALLA FRANCIA, BECCATI E AFFONDATI

MINISTRO DEGLI ESTERI DORMIVA, ORA PARLA DI ERRORE
IN REALTÀ I FRANCESI STAVANO TENTANDO IL COLPACCIO

 

 

“Beccati e affondati. Il ministro degli esteri italiano dopo un mese e mezzo di letargo si è accorto che le cartine allegate alla procedura pubblica francese contengono la ratifica dell’accordo di Caen. In realtà la Francia voleva appropriarsi di quelle acque internazionali e l’ho fatto con una procedura maldestra è ufficiale. Ora alla Farnesina dice che quelle cartine devono essere modificate perché sbagliate. In realtà sia l’Italia che la Francia sono state beccate in flagranza di reato. La prima stava rubando porzioni di mare internazionali la seconda l’Italia stava facendo il palo. Si tratta di una sonora sconfitta sia del ministro degli esteri italiano che della stessa Repubblica francese che ha tentato in maniera subdola di mettere in campo una strategia unilaterale per sottrarre le acque di mare internazionali più pescose. Aver ammesso che si tratta di un errore conferma non solo che avevamo ragione a denunciare quella procedura ma conferma la negligenza di chi ha coperto quella azione francese per mesi. Se non avessimo denunciato quell’operazione, si sarebbe tutto definito a favore della Francia con il silenzio dell’Italia. In queste ultime giornate ci sono state prese di posizione tardive e confuse di chi, a rimorchio della nostra azione, ha tentato di interferire sulla vicenda. Sono gli atti che parlano, i silenzi di troppi costituiscono solo la conferma della loro complicità”.

Lo ha detto il leader di Unidos Mauro Pili che un mese e mezzo fa aveva denunciato la procedura europea francese per lo scippo del mare internazionale davanti alle coste della Sardegna. Pili con i pescatori del nord dell’isola nei giorni scorsi aveva firmato pubblicamente sulle Bocche di Bonifacio l’opposizione formale alla procedura francese che scippava importanti porzioni di acque internazionali.

Ha concluso Mauro Pili:

“Si tratta di una nostra vittoria che abbiamo perseguito con determinazione. Aver dichiarato che quelle cartine allegate erano un errore è ridicolo: sono stati beccati e ora parlano di errore! Il ministro degli Esteri è costretto anche a sconfessare il suo governo che aveva firmato nel 2015 accordo di Caen! Siamo dinanzi ad un esecutivo farlocco che non è nemmeno in grado di assumersi l’onere delle proprie scelte e cerca di spacciarle per ridicoli errori! La Francia non solo nelle cartine aveva indicato l’obiettivo di annettere quelle porzioni di mare ma anche nella relazione aveva spiegato il motivo: fare la regione marittima francese. Sono stati beccati ed affondati, ma noi continuiamo a vigilare”

SECONDO LA FARNESINA I FRANCESI DEVONO CORREGGERE LE CARTINE PUBBLICATE NELLA PROCEDURA, MA AD OGGI RESTANO QUELLE CON L’ESPROPRIO DI MARE

“Il ministero degli esteri getta la maschera. I confini del mare oggetto del trattato di Caen erano stati modificati a vantaggio dell’Italia per definire i confini dell’arcipelago toscano. Tutto questo a scapito della Sardegna e della Liguria. La confessione scandalosa è stata resa nota poco fa dal ministero degli esteri, in diretta sulla trasmissione radiofonica della rai “ne parlano tutti” 

Attraverso le parole dell’ambasciatore Ministro plenipotenziario Giuseppe Maria Buccino Grimaldi, direttore generale per l’Unione Europea presso il Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale.

Buccino ha detto palesemente che con l’accordo di Caen sui confini l’Italia ha avuto dei vantaggi ed è stato sottoscritto nel 2015 per definire a favore dell’Italia il confine dell’arcipelago toscano. In pratica hanno svenduto una parte delle acque intorno alla Liguria e alla Sardegna per favorire l’arcipelago toscano di renzi. Un’affermazione gravissima e inedita che conferma la viltà del governo nei confronti dei pescatori sardi.

Siamo dinanzi ad ammissioni gravissime come quella che la Francia ha sbagliato a pubblicare in un atto formale le cartine dell’accordo di Caen dato per acquisito. Le rassicurazioni che quelle cartine saranno modificate sono destituite di ogni fondamento perchè la Francia non solo non le ha modificate ma sono confermate in tutti gli atti del ministero del mare della repubblica francese.

In realtà non si è trattato di un errore ma di un tentativo maldestro e subdolo di darlo per acquisito perseguendo la procedura della definizione delle aree economiche esclusive. Li abbiamo smascherati e affondati ! La mobilitazione resta in piedi sino a quando non saranno modificate quelle cartine”.

Lo ha detto poco fa il deputato e leader di Unidos Mauro Pili, già presidente della regione Sardegna, che aveva denunciato tre anni fa l’accordo segreto di Caen e un mese fa lo scippo unilaterale francese.

“Basta andare nel sito del ministero del mare della repubblica francese per vedere le cartine ancora allegate: http://www.geolittoral.developpement-durable.gouv.fr/ressources-disponibles-sur-la-facade-mediterranee-r546.html

Si tratta delle cartine dell’accordo di Caen mai ratificato dal parlamento ma che rientra subdolamente in gioco con la strategia depositata ufficialmente dalla Francia per la definizione delle zone economiche esclusive, ovvero fuori i pescatori sardi e liguri”.

Ha detto Mauro Pili:

Leggo poiche un sottosegretario all’europa del Pd, tale Gozi, dice che la questione del mare è una bufala e che il 25 marzo la Francia inizia una consultazione pubblica sulle delimitazioni delle zone economiche esclusive. Ignorante due volte!”

Ha concluso Mauro Pili:

“L’accordo di Caen con la cessione del mare è stato approvato dal suo governo e da Gentiloni in persona e prevedeva il regalo di tratti di mare ai francesi! Accordo non ratificato dal parlamento per la nostra dura opposizione. Il 25 marzo non inizia ma finisce, ignorante, la procedura pubblica per la strategia francese sul mare che prevede la definizione di zone economiche esclusive, con allegate le cartine che fanno proprio parte dell’accordo di Caen! Siamo dinanzi a pseudo servitori dello Stato che vendono tutto per una poltroncina. Li contrasteremo in ogni modo

“Sta circolando l’ennesima bufala sul web: quella per cui l’Italia avrebbe ceduto acque territoriali alla Francia nell’ambito dell’accordo di Caen del 2015. Nessuno intende modificare i confini marittimi tra Italia e Francia: né a Roma, né a Parigi.
Tanto più che l’accordo non è nemmeno stato ratificato dall’Italia: il 25 marzo, data in cui avverrebbe la fantomatica cessione di acque territoriali, non è altro che la data di avvio di una consultazione pubblica sul Mediterraneo.
Purtroppo, la campagna elettorale è finita, ma gli spacciatori di bufale restano molto attivi.”

{Sandro Gozi PD}

Domenico Leccese

 

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