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«IN BASILICATA LA DIFFUSA VIOLAZIONE DELLE REGOLE PORTA ALLA MALA GESTIO DELLE RISORSE PUBBLICHE»

di Ferdinando Moliterni Dalle inchieste affrontate dalla procura contabile lucana, nello scorso anno, e dai procedimenti trattati presso la Corte

di Ferdinando Moliterni

Dalle inchieste affrontate dalla procura contabile lucana, nello scorso anno, e dai procedimenti trattati presso la Corte dei Conti di Basilicata «emergono sia un quadro di diffusa violazione delle regole tese a garantire l’imparzialità, l’efficienza e l’economicità dell’azione amministrativa, in particolare, le regole in materia di lavori pubblici, di personale, di scelta dei contraenti con la pubblica amministrazione, sia , ancor più, una riprovevole superficialità, anch’essa illegittima, nella gestione delle risorse pubbliche, spesso erogate senza effettiva utilità o in mancanza dei presupposti legali, ovvero distratte dalle finalità loro impresse dalla stessa legge».
Così il procuratore regionale Luigi Cirillo si è espresso durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2018 della sezione giurisdizionale per la Basilicata, svoltasi ieri a Potenza alla presenza delle più alte cariche istituzionali. 
«Sono state portate all’attenzione del pubblico ministero contabile – ha proseguito Cirillo – diverse vicende di frodi e di irregolarità nella percezione, nell’utilizzazione e nella destinazione di finanziamenti comunitari e nazionali, vicende che manifestano – oltre all’esistenza di una diffusa tendenza all’appropriazione illegittima di ingenti risorse pubbliche da parte di privati – anche gravi criticità nel sistema generale di gestione e controllo, e che sono potenzialmente foriere di responsabilità dirette dello Stato verso l’Europa». Nella sua relazione, il procuratore ha voluto evidenziare, in merito, due casi in particolare: « In un caso di indebita percezione di finanziamenti a carico del fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga), si è ipotizzata una responsabilità non solo del percettore ma anche dei dipendenti e responsabili dei “centri di assistenza agricola” ritenuti avvinti da rapporto di servizio con l’amministrazione». «È stata, altresì – ha specificato Cirillo –, analizzata la destinazione di alcuni finanziamenti pubblici ottenuti da una società privata nell’ambito del Patto territoriale generalista, denominato “Basilicata nord Occidentale”, rilevando l’indebita percezione dei fondi pubblici da parte del destinatario. Tra le varie criticità, sono stati riscontrati il mancato raggiungimento degli obiettivi produttivi ed occupazionali posti a base del contributo, gravi carenze documentali, violazione dei contratti collettivi e delle norme previdenziali ed assicurative vigenti, mancato espletamento di attività economica».


In tale quadro generale così descritto di «mala gestio delle risorse pubbliche» c’è, però, un dato positivo.
L’attività di esecuzione delle sentenze di condanna « nel 2017 ha portato al rientro nelle casse pubbliche di una somma di 444 mila e 729 euro – quasi quadruplicata rispetto allo scorso anno, con una lieve riduzione dei fascicoli aperti a 121, e che va sempre più incentivata e curata dalle amministrazioni beneficiarie di tali sentenze, onde evitare dispersioni del credito».
Per quanto riguarda altri dati statistici: «Va evidenziato – ha spiegato il procuratore regionale, Cirillo – che il 2017 ha visto un ulteriore incremento delle denunzie di danno, essendo stati aperti 755 procedimenti, 100 in più rispetto allo scorso anno, che appare significativo sia della pluralità di disfunzioni nell’attività amministrativa, sia dell’interesse di soggetti pubblici e privati all’intervento di questa Procura».
Prima di passare alle conclusioni il procuratore generale ha fatto riferimento alla parifica di bilancio regionale. «In specie nel giudizio di parifica del rendiconto regionale – ha ribadito Cirillo -, che quest’anno è stato approvato dalla Giunta con grandissimo ritardo, con la conseguenza che il giudizio di parifica sul rendiconto 2016 potrà essere definito solo nel 2018, all’esito del necessario ed approfondito riscontro, da parte della Sezione del controllo, degli equilibri finanziari e della gestione delle risorse da parte dell’amministrazione».
Il 2018 si prospetta come un anno molto impegnativo per la Corte dei Conti lucana. Molte delle attività istruttorie intraprese giungeranno a conclusione proprio nei prossimi mesi.
«Inoltre – ha detto il procuratore regionale –, la maggiorparte delle citazioni emesse nell’anno 2017 verranno discusse solo nei prossimi mesi».
La relazione del procuratore regionale Luigi Cirillo si è conclusa con una certezza di buon auspicio: «Superata questa fase di transizione, sarà possibile nel corso del 2018 raccogliere i frutti del lavoro impostato nell’anno appena trascorso».

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