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RIANIMAZIONE CON L’OMBRELLO

POTENZA. Infiltrazioni, pioggia e personale costretto a lavorare tra i secchi per raccogliere l’acqua caduta dal tetto, da tempo privo

POTENZA. Infiltrazioni, pioggia e personale costretto a lavorare tra i secchi per raccogliere l’acqua caduta dal tetto, da tempo privo di una manutenzione necessaria. Non siamo in uno scenario di guerra, ma in un ospedale pubblico. Sono bastate poche ore di pioggia battente, per mettere a nudo quanto avevamo già segnalato da queste colonne. Ecco tornare le infiltrazioni d’acqua all’ospedale San Carlo di Potenza. Piove nel corridoio centrale di fronte il reparto di Rianimazione, ma anche al sesto piano all’ingresso del padiglione E. Ciò è quanto segnalato da alcuni utenti dei servizi sanitari dell’Azienda Ospedaliera, che hanno deciso di immortalare il tutto anche attraverso delle foto. Secchi e stracci posizionati in modo “strategico” per raccogliere l’acqua che cade dal soffitto ogni volta che piove. Nell’intervallo tra una pioggia e l’altra le perdite dal soffitto non sono visibili, ma a certificarne l’esistenza ci sono i secchi neri e le tracce d’infiltrazione. I bidoni sono sparsi nei punti più diversi, dal corridoio centrale ai reparti. Chi lavora al San Carlo sembra ci abbia fatto l’abitudine, quando piove arrivano i secchielli per evitare lo sgocciolamento su utenti e dipendenti del nosocomio. I secchi neri sono posizionati per evitare che l’acqua ristagni sul pavimento, ma a volte il secchio è troppo piccolo per contenere l’intera larghezza della perdita e così si formano delle piccole pozzanghere, e poi c’è qualcuno che stancatosi di raccogliere l’acqua mette gli stracci per assorbire le perdite. Fuori la pioggia, dentro le infiltrazioni di acqua: è questa la situazione che si è presentata ieri mattina sotto gli occhi degli utenti esterrefatti. A quanto pare dal tetto, per cause da accertare, l’acqua piovana è riuscita a giungere fin dentro i locali della struttura. Quella raccontata sembra non essere una novità. Il rimedio fai da te probabilmente è stato messo in atto dagli stessi lavoratori del presidio ospedaliero che hanno continuato a fare il proprio mestiere con la solita abnegazione. In passato abbiamo già raccontato episodi del genere, che purtroppo si ripresentano ogni volta che piove. A settembre scorso fu un video postato sulla pagina Facebbok del consigliere regionale Gianni Rosa a denunciare che il tetto dell’ingresso principale, riconsegnato da poche settimane dopo interventi di ristrutturazione, perdeva acqua da ogni angolo. Queste notizie fanno sempre discutere l’opinione pubblica, la quale ogni volta si trova di fronte a dei forti disagi. Episodi questi che sicuramente mettono in rilievo le forti problematiche e mancanze che caratterizzano le strutture sanitarie, soprattutto il San Carlo che ormai, purtroppo, non finisce di stupire.

DI MARIA FEDOTA

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