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IL SAN CARLO CONDIVIDE I «#NAZISTI»

POTENZA. Sembra assurdo, ma l’ospedale San Carlo di Potenza fa apertamente politica. L’addetto stampa del nosocomio potentino, Ugo Maria Tassinari,

POTENZA. Sembra assurdo, ma l’ospedale San Carlo di Potenza fa apertamente politica. L’addetto stampa del nosocomio potentino, Ugo Maria Tassinari, non distinguendo le proprie personalità ha condiviso dai profili ufficiali, di Twitter e Facebook, dell’azienda per cui lavora alcuni post che esulano completamente da tematiche sanitarie. I post in questione rimandano direttamente ad accadimenti relativi all’ultra destra. Ma vi è di più. Perchè nella vicenda, che banale non è, vi sono collegamenti interni che sorprendono ancora di più rispetto al già preoccupante fatto principale. Il contesto è il “volto” social dell’ospedale San Carlo. Tra un post di un’operazione, di un convegno o altro di simile, ne spunta anche uno con la faccia di Adolf Hitler. Il relativo link rimanda alla pagina di un blog in cui viene riportata la notizia del pasticcere di Maratea che su commissione di un cliente ha confezionato una torta contenente il ritratto degustabile del noto dittatore nazista tedesco. È bene fare un altro esempio di quello che pubblicamente e ufficialmente accade sui profili dell’ospedale del capoluogo. Ancora scorrendo, i lettori potranno scorgere un altro post incriminato: «Genova la nera: aprono sede CasaPound (vicino piazza Alimonda) e Lealtà Azione col circolo La Superba». Il link rimanda sempre allo stesso blog, non è un dettaglio o una casualità, così come la condivisione di suddetti post. La notizia è che a Genova «complici anche il cambio di colore politico delle istituzioni cittadine – si legge – e un clima nazionale decisamente pesante incentrato su temi legati all’immigrazione, altri due movimenti di estrema destra apriranno le loro sedi a Genova: Casapound e Lealtà Azione». Ancora una volta viene da chiedersi: tutto questo cosa c’entra con il San Carlo? Bisognerebbe chiederlo all’autore dell’inventiva: Tassinari, appunto. Il quale non è solo l’addetto stampa del nosocomio, ma anche il “curatore” del blog i cui articoli sulla destra vengono condivisivi dall’ospedale. Tale spazio dell’infosfera digitale è gestito e a cura dell’“Alter Ugo”, come lui stesso si definisce, ovvero Ugo Maria Tassinari, come lui stesso specifica. Che si tratti di argomenti di ultra destra non è un dato accidentale. Il nome del blog è: FascinAzione. Da interpretare non come la fascinazione lucana di demartiniana memoria, bensì come fasci in azione. Che siano da azione o da tastiera questi fasci poco attiene al fulcro della questione. Gli interrogativi, però, a questo punto si moltiplicano. Al perchè il San Carlo debba fare politica con schieramenti così delicati, si aggiunge, per dirne una, il perchè un addetto stampa debba pubblicizzare il suo blog, così siffatto, attraverso i profili social dell’Azienda per cui lavora? Che è pubblica e ha una missione assolutamente non politica, ma riguardante la salute della cittadinanza. Senza timore di smentite, certamente l’uffficio stampa, presieduto da Tassinari, non ha come compiti quello di informare su cosa fa o cosa non fa Casapound. La situazione, insomma, ha eufemisticamente del paradossale. Altre ancora sarebbero potute essere le domande da farsi e da porre. Non vogliamo, però, sostituirci ai pm della Procura. Per questo non ci chiediamo neanche se i post di FascinAzione siano stati scritti o caricati da Tassinari durante l’orario di lavoro. Se gli stessi vengano redatti o aggiornati con il computer aziendale. L’enigma rimane: a parte Tassinari, ma Hitler, Casapound, FascinAzione e l’ospedale San Carlo cosa hanno in comune?

DI FERMOL

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