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IL GIALLO DELL’INTERVISTA A POLESE NELL’INTERVALLO

Un Potenza diesel, che parte sempre a rilento per poi diventare un rullo compressore inarrestabile. Così anche ieri. Primo quarto

Un Potenza diesel, che parte sempre a rilento per poi diventare un rullo compressore inarrestabile.

Così anche ieri. Primo quarto d’ora soporifero, poi la tempesta che ha portato alla cinquina finale. Complice forse proprio questo torpore iniziale, ecco il giallo che tinge anche di politica il pomeriggio sportivo potentino.

Ecco i fatti.

Si avvicina il quindicesimo del primo tempo, risultato ancora fermo sullo zero a zero. Il cronista di Ufficio Stampa Basilicata, il sito online che segue in diretta le partite dei  rossoblù, annuncia agli sportivi all’ascolto: «Da non perdere, durante l’intervallo, l’intervista al consigliere regionale Mario Polese».

Parte così dallo stadio il tam-tam che arriva fino agli ambienti della politica. La gente incomincia domandarsi, anche sui social, se è il caso di mischiare così smaccatamente lo sport e la politica. Il momento “sì” del Potenza e l’elezione del segretario regionale del Pd. Polese, infatti, è candidato, insieme a Santarsiero e Pertusiello, alla segreteria Pd nelle prossime elezioni congressuali del 3 dicembre.

Lo staff di Polese recepisce l’autogol, per restare in tema calcistico. Anche quello di Ufficio Stampa Basilicata capisce che c’è qualcosa che non va. Alla fine che si fa? «Demonizziamo il cronista che ha sbagliato ad annunciare l’intervista», sarà stato il ragionamento. E così arriva la smentita. L’intervista non si fa. E a chi domanda, allora perché  è stata annunciata, la risposta ufficiale è: «Si è trattato solo di un errore di comunicazione».

Ma ormai “la frittata è fatta”. Tra i primi a scendere in campo gridando allo scandalo c’è il consigliere regionale Pd, Piero Lacorazza, che sostiene la candidatura della Pertusiello. Scrive in quegli attimi su Twitter: «Mi dicono che alla fine l’intervista é stata annullata. Ci vuole una politica coraggiosa nelle scelte e mite nelle invasioni di campo».

 

Ma intanto il dibattito, soprattutto sui social, non si placa. In molti si dicono indignati. Al punto che dovrà essere lo stesso Mario Polese a dover a fugare ogni dubbio su Facebook: «Non so nulla di questa presunta “intervista” a cui non ho dato il mio assenso e me ne dissocio totalmente» precisando, ulteriormente incalzato dai commenti, che: «Semplicemente hanno annunciato una intervista senza chiedermi prima il consenso».

Ma sui social non tutti credono alla versione ufficiale. «Troppo esperto il cronista che ha annunciato l’intervista. Non può essersi trattato di un errore».

Alla fine inutile vestirsi da Sherlock Holmes per sentirsi “segugi per un giorno”. Il risultato è quello che conta. Se anche l’intervista fosse stata prevista e immediatamente annullata dopo le polemiche, non si può che darne merito a Ufficio Stampa di Basilicata che ha mostrato tempestività di reazione, maturità e professionalità. Un po’ meno elegante Polese che, pur di evitare l’effetto boomerang, ha scaricato tutte le responsabilità sull’esperto cronista additandolo come l’avventuriero di turno che avrebbe annunciato un’intervista non concordata.

Ipotesi quest’ultima che ci rifiutiamo di credere. Il cronista è troppo esperto e professionale per aver commesso un errore del genere. Ci deve essere senz’altro stato qualcuno “dalla regia” che gli ha chiesto di fare quell’annuncio.

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