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ANTONIO GERARDI: ORA UN FILM IN BASILICATA E MUSICA CON I TARANTOLATI DI TRICARICO

Di Leonardo Pisani «Ti consiglio di vedere “La ragazza nella nebbia” . E’ un film con Tony Servillo, bellissimo non

Di Leonardo Pisani

«Ti consiglio di vedere “La ragazza nella nebbia” . E’ un film con Tony Servillo, bellissimo non te lo perdere. Il regista è Donato Carrisi. Lo scrittore. Mi raccomandalo vedilo». E’ uscito dal 26 ottobre, le critiche sono ottime ma come al solito Donato Gerardi, non ama parlare troppo di sé. L’ultima volta che ci siamo visti, a Villa D’Agri in occasione nel premio la Pulce D’Argento, l’ho ho definito il “divo anti divo”. Antonio lo è, divo perché da tempo è tra gli attori italiani più apprezzati e seguiti dal pubblico. Antidivo perché è rimasto il ragazzo che frequentava le strade di Avigliano e di Potenza. Lucano verace, uomo genuino. Mi ripeteva sempre: «io il tappeto rosso non lo calpesto, al massimo aiuto a metterlo». Questa volta suo malgrado, alla festa del cinema di Roma è stato costretto a fare la passeggiata sul manto degli attori. Me lo dice al telefono ridendo.. «Sta vota mi tocca…».

La telefonata dovrebbe essere un’intervista, ma tra me e Antonio, praticamente diventano conversazioni imprevedibili, sempre così e qui sta anche il divertimento. A Villa D’Agri, la facciamo tra il pubblico, sembriamo due vecchi amici che parlano e scherzano. In effetti alla fine è così. Finita l’intervista, il tempo che i Tarantolati di Tricarico salgono sul palco per il concerto finale, e iniziano a trasmettere il loro “sound” al pubblico, magici ritmi di una Lucania ancestrale e Gerardi parte…  Sul palco a cantare con i Tarantolati… Il pubblico sorpreso ed entusiasta. «Vi cumm abball bell Vi cumm abball bell Lu palomm e la palummell Nun ti.la voj truva’ Non ti la voj truva’ La Cumpagnia…. Palomm e palummell Palomme palummell Sciam a Caccj r uagnastrell…». La canzone preferita di Antonio, poi i Tarantolati continuano a suonare e a far “tremare la terra”, e sotto il palco il “divo antidivo” canta e balla assieme agli spettatori. Poi è tempo di partire, ma parla e saluta tutti. Mi chiama a notte tarda per salutarmi, aveva passato una serata divertentissima e speciale, genuina senza finzioni nella sua Basilicata.

Ci sentiamo con Antonio in occasione – anzi la scusa- della fiction su Rai 1 “sotto copertura 2”, la cattura del boss dei casalesi Zagaria. Antonio, si sta rilevando un successo di pubblico incredibile… Antonio mi snocciola le cifre, lo share è alto. Sai Antonio, dopo che ho messo il post su facebook, sulla fiction qualcuno mi ha chiesto se davvero ti conosco…  Ahahaha.. ahhaha ride di gusto … E si continua a parlare, mescolando italiano e soprattutto tanto aviglianese. Senti Antonio, è l’ennesima fiction di successo che stai facendo e stai cambiando sempre tipologia di personaggi. Un caso o una scelta? « E’ l’evoluzione… Il prossimo film voglio fare il prete» Il prete? Chiedo. «Eh sì, ho fatto il magistrato – Di Pietro- nel film di Carrisi faccio l’avvocato; un altro personaggio diverso. Ho fatto Di Pietro, ho fatto il pentito, ho fatto Contrada.. » Gerardi, il mutaforma del cinema…. “Senti Antonio, mi ricordo sempre la tua parte nel film Qualunquemente – il tenente Cavallaro- riesci anche a fare personaggi con tratti ironici. Senti ho riflettuto sulla tua carriera, per fortuna non stai diventando il classico attore da fiction che si specializza in un ruolo, come può essere il cattivo o il mafioso”. «E’ così, sai sto rifiutando un sacco di parti. Mica possa fa semb lu cattiv… ahaah».. Antò ma è una sfida continua con te stesso ? «E’ na guerra,  manaccia ahahah .. qua combattiamo sempre… » E ride.. Poi la linea sembra balbettare…. Si sente male Antonio, ti sento male… « So’ nel garage, aspetta ti richiamo  tra un minuto». Mi richiama, e riprendiamo l’intervista- conversazione, si sentono voci.. «Buongiorno signora, Buongiorno buongiorno».. Ovviamente non lo dice a me, ma alle vicine di casa.. “Senti Antonio, l’ultima volta a Villa D’Agri ci siamo divertiti da morire, compreso tu che cantavi e ballavi con i Tarantolati di Tricarico”. «A proposito di Tarantolati, sai che stiamo facendo un progetto musicale assieme. Appena abbiamo tempo lo sforniamo. Purtroppo abbiamo difficoltà a vederci». Beh meglio, anche loro sono spesso in giro per concerti.«Sì, sono venuti a casa mia, abbiamo provato, lo faremo.. C’é tanta buona volontà».  Senti ma quell’altro progetto? Il film in Basilicata e ad Avigliano lo vuoi fare sempre ?  «E sì quello e un mio vecchio sogno. Lo sogno sempre, sogno vedere i tir  del cinema  can nun riescin a fa la nghianta  (i tir del cinema che non riescono a salire per le salite:  Gerardi si riferisce alla strada che dal quartiere Basso la Terra di Avigliano, arrivano in piazza Gianturco e salgono al monastero,  con tratti molto ripidi ed anche stretti )». Quindi  lo farai? « E’ un progetto ambizioso, bisogna trovare i finanziamenti perché sarà costoso, ci vorrà del tempo.. » Quindi ci riuscirai a farlo?« Leonà, tiemb nge vol, ma sai che le cose che ho in mente le faccio, mi consoci bene». Il progetto è sempre quello che mi hai raccontato? «Sì, quello» Allora senza dire nulla sul soggetto lo anticipiamo?  Anzi il doppio progetto lucano, quello musicale con i Tarantolati e quello cinematografico « Certo, si faranno… »

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