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TERREMOTO #iononrischio

Poesie dal terremoto Tende che diventano case Il terremoto una poesia di Paolo Statuti Quando la terra comincia a tremare

Poesie dal terremoto Tende che diventano case

Il terremoto una poesia di Paolo Statuti

Quando la terra comincia a tremare

all’improvviso

in un’ora qualunque

del giorno o della notte,

il cuore si stringe,

il sangue si gela,

negli occhi leggi la paura,

un istante sembra un’eternità.

Non sai quanto durerà ancora …

Che fare?

Sai soltanto che devi scappare,

scappare prima che il tetto

tuo rifugio finora

diventi la tua tomba.

E intanto la terra romba

e senti solo boati e schianti,

e grida e pianti,

e intanto qualcuno muore …

Ti guardi intorno:

la strada è deserta e spaccata,

le case sventrate,

le chiese crollate

e in mezzo al polverone

tra le macerie,

un cane cerca il suo padrone …

poesia (C) by Paolo Statuti

Messaggio di un uomo lontano alla donna amata sopravvissuta al sisma d’Abruzzo 2009 di Francesco Martire

Ero con te … nella notte funesta del terremoto. Ero con te … fiore di bellezza atterrito. C’ero con tutto il mio essere. Ero lontano troppo lontano ma senza differenza tra la tua e la mia paura. Tra la tua e la mia vita. E ti seguivo come il passo segue le sue gambe, Come il silenzio segue il suo motivo di tacere. Come la disperazione segue un destino infame.

Ero lontano troppo lontano ma ….. ero con te quando il sisma ha spezzato le ali della nobile aquila. E devastato il suo nido. Ti ero accanto. Sotto il precipitare dei sassi. Avvolti dal fragore di una notte senza difesa. Costretti ad una fuga senza certezze. Angosciati dai pianti e dalle grida di un estremo disagio.

E … sarò con te. A cercare la speranza tra le macerie. A ricoprire d’amore la tragedia. A pregare per quelli che non sono sopravvissuti. A ricostruire il muro del sodalizio tra uomo e natura. A ricercare tutte le cose perse. A curare le ali della superba aquila da restituire al suo volo di cielo e di sole. A distribuire pane e sorrisi ai figli di una terra: strattonata, bastonata , ferita ma nata per stare in piedi. Pronta … a rinascere da lembi di vesti lacere.

Sarò con te … a riascoltare il picchierellare del passero e dell’usignolo su vetri di finestre nuove. A togliere la polvere dai cassetti dei ricordi. A cogliere i frutti operosi di mani amiche. A scrutare la sovranità impotente e rassegnata del Monte. Sarò con te amandoti Abruzzo, terra della mia terra!

Scritto di di Francesco Martire

Terremoto poesia di Cesare Righi

Non tremare disse l’albero alla terra

non aver paura

la tua paura è disastrosa

Non te ne accorgi, ma ogni tuo singhiozzo

è devastante

Fai piangere i bambini,

urlare le madri,

e i vecchi inorridisci

Ma la terra sorda e cieca non sentì l’albero

né i bambini, né le madri

e non vide l’orrore negli occhi degli anziani

Tremò e tremò

ancora

incosciente di ciò che provocava

L’alberò stesso cedette a quella furia

poi un altro e altri mille al suolo

e case, palazzi, castelli e chiese

ma perché tremi tanto? Urlarono le rovine

La terra sentì quel grido immane

e fermò quel suo tremore

la sua vista ritornò osservando la devastazione provocata

rispose

è l’uomo, terrorizza la mia vita!

poesia di Cesare Righi

Su 4 ruote, di Antonio

SE MI VEDI IN GIRO GUARDI PRIMA LA CARROZZINA QUANDO INVECE DOVRESTI NOTARE CHI CI E’ SEDUTO DALLA MATTINA

BENE ORA PUNTA I TUOI OCCHI VERSO I MIEI E PROVA A PENSARE CIO’ CHE VORREI ….

VORREI BATTERE UN CINQUE CON UN AMICO MA NON POSSO FARLO, NON MUOVO IL BRACCIO, ALLORA SAI CHE FACCIO?

FACCIAMO TESTA CONTRO TESTA ED UN PROBLEMA LO SCACCIO

VORREI NON DOVER MAI DIRE NON CE LA POSSO FARE

ED OGNI VOLTA CHE MI FERMO A PENSARE MI CONVINCO CHE ANCHE IO HO QUALCOSA DA DARE

SO QUANTO LA MIA VITA PUO’ VALERE E CERCO OGNI GIORNO DI NON CADERE

SORRETTO DAGLI AMICI CHE AMO VEDER FELICI

VADO AVANTI SAPENDO CHE SARANNO LORO A CUCIRMI LE CICATRICI

NON BADO AI PROBLEMI, NON SAREBBE VITA

IO LEI ME LA GODO FINCHE’ NON E’ FINITA.

E MENTRE TU TI CHIEDI PERCHE’ RIDO SEMPRE

IO MI GODO UN ALTRO ATTIMO ALTRIMENTI QUESTO SFUGGE E DOPO CHI LO PRENDE

UNA VITA SU 4 RUOTE RIEMPIENDO GIORNATE VUOTE

GIORNI BELLI DA RICORDARE

ALTRI DA NON AUGURARE

NON SARA’ SEMPLICE STA VITA, ANZI SARA’ COMPLICATA

MA SICURAMENTE NON SPRECHERO’ MAI NEMMENO UNA GIORNATA

I PRIMI 3 ANNI LI HO PASSATI IN OSPEDALE, CON DEI DOTTORI CHE MI VOLEVAN SISTEMARE, MA … NIENTE DA FARE

QUALCUNO PROPOSE A MIO PADRE DI FARMI UNA SIRINGA PER NON FARMI SOFFRIRE,

MA MIO PADRE RISPOSE INIZIA A SCAPPARE O TE NE POTRESTI PENTIRE

IO LUI LO RINGRAZIO

MI HA DATO SPAZIO

MI HA DATO MODO DI GODERMI OGNI MOMENTO

PORTANDO AVANTI OGNI MIO PENSIERO SENZA TENERMELO DENTRO

EH GIA’, UN PASSATO DA CANCELLARE, QUALCUNO DA NON AMARE MA DUE ALI PER VOLARE

CONVINTO CHE SI POSSA FARE PERCHE’ BASTA VOLERLO E COSI E’ SE MI PARE

NON MI VEDRAI MAI STRISCIARE, NEMMENO LO SO FARE

PIUTTOSTO NOTERAI SEMPRE UN SORRISO SUL MIO VISO

PERCHE’ COSI E’ LA MI VITA E COSI HO DECISO

QUINDI RIDI QUANDO MI VEDI GIRARE SU STE 4 RUOTE

E PENSA CHE QUESTA E’ SEMPLICEMENTE UNA MIA DOTE

POI C’E’ L’AMORE, GIA’, PERCHE’ ANCHE IO HO UN CUORE

QUESTO SENTIMENTO PER QUALCUNA L’HO PROVATO

MA AIME’ NON SON MAI STATO RICAMBIATO

A 21 ANNI E’ UN PO’ DIFFICILE TROVARE UNA CHE VUOLE STAR CON ME

MA CHISSA’, FORSE UN GIORNO LA TROVERO’ QUELLA CHE SARA’ TUTTO PER ME

SO CHE SARA’ MOLTO DIFFICILE ANCHE SE SON CONVINTO DI AVER TANTO DA DARE

PERCHE’ NON POSSO PENSARE CHE PER ME NON CI SIA MODO DI AMARE

QUEL CHE HO DA DARE NON E’ NULLA DI MATERIALE

MA SICURAMENTE IN AMORE UNO SGUARDO O UNA PAROLA DI PIU’ VALE

E PUO’ FARTI VOLARE, COLMANDO TUTTO ANCHE IL BENE MATERIALE

TROVERO’ UNA DONNA CHE MI STARA’ SEMPRE ACCANTO

UNA CHE MI DIRA’ TU PER ME NON SEI UN PESO ANZI DI TE MI VANTO

E LE RISPONDERO’ CHE LEI E’ LA MIA UNICA RAGIONE DI SORRISO O DI PIANTO

GIA, PERCHE’ ALLORA AVRO’ VINTO

SOLO ALLORA AVRO’ COMPLETATO IL MIO DIPINTO

PER ORA MI ACCONTENTO DEI SORRISI DI VOI RAGAZZE

RIDENDO OGNI VOLTA CHE VI VEDO FAR LE PAZZE

ED ASCOLTANDO OGNI VOSTRA SINGOLA PAROLA

PROVERO’ PIACERE QUANDO NE TROVERO’ UNA CHE VI CONSOLA

UNA VITA SU 4 RUOTE RIEMPIENDO GIORNATE VUOTE

GIORNI BELLI DA RICORDARE

ALTRI DA NON AUGURARE

NON SARA’ SEMPLICE STA VITA, ANZI SARA’ COMPLICATA

MA SICURAMENTE NON SPRECHERO’ MAI NEMMENO UNA GIORNATA

Antonio scrisse questa poesia al campo Costa di Mirandola

COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Durante il terremoto

• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli

• Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso

• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire

• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami

• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti

• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami

• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli

• Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso

• Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni

• Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci

• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso

Prima del terremoto

• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza

• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza

Poesie dal terremoto Tende che diventano case.

“La scossa di ieri sera ci ha ricordato che viviamo in una zona sismica… tra un paio di giorni torneremo a non preoccuparci più di tanto… fino al prossimo terremoto! Iniziamo ad occuparcene prima e seriamente” www.iononrischio.it di Egidio De Maria

un poco di storia sismica di Padula (Sa)

https://emidius.mi.ingv.it/CPTI15-DBMI15/place/IT_61680

 

Domenico Leccese 

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