Cronaca

TRUFFA MIGRANTI: FRASCOLLA E GLI ALTRI RINVIATI A GIUDIZIO

Il gup del Tribunale di Potenza, il dottor Amerigo Palma, ha rinviato a giudizio Michele Frascolla, Antonella Robortaccio e Antonio

Il gup del Tribunale di Potenza, il dottor Amerigo Palma, ha rinviato a giudizio Michele Frascolla, Antonella Robortaccio e Antonio Salviulo. I tre sono accusati, a vario titolo, di truffa, falso e turbativa d’asta. I fatti contestati sono relativi alla gestione dei migranti. L’inchiesta della Procura di Potenza ha fatto emergere che Frascolla, amministratore della Manteca, società che si occupava dell’accoglienza dei richiedenti asilo in Basilicata, avrebbe falsificato le presenze dei migranti ospitati nel centro di accoglienza, dichiarando un numero maggiore rispetto a quello reale. Il raggiro, stando alle accuse, era finalizzato ad ottenere di più soldi. In pratica truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Secondo il quadro indiziario a suo carico, venivano fatti risultare come presenti nella struttura stranieri che però si trovavano da tutt’altra parte. Per esempio alcuni erano impiegati nella raccolta di pomodori o dell’uva in altre aree della regione. C’era persino chi invece era ricoverato in ospedale. In più, per gli inquirenti, altri ancora si trovavano persino all’estero. Vi sarebbe stato chi era diretto in Germania o in Austria.
In merito, uno dei casi più eclatanti riscontrate nelle indagini è riguardante il caso di alcuni stranieri, ufficialmente a Potenza, ma che sarebbero stati ripresi in un servizio della trasmissione televisiva «Le Iene» sullo spaccio di stupefacenti nella città di Prato.
Il reato di turbativa d’asta è relativo a una procedura aperta per servizi di accoglienza a 904 migranti, in provincia di Potenza, tra il 1 marzo e il 31 dicembre dello scorso anno, per il valore complessivo presunto di 8.851.968 euro, calcolato su un costo massimo pro-capite al giorno di 32 euro. Gli investigatori ritengono di aver raccolto sufficienti prove per dimostrare che ci sarebbe stato un accordo per non fare «sconti superiori a un euro», raggirando così il criterio dell’aggiudicazione secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa. Oltre a Frascolla sono implicati nella vicenda il presidente della società cooperativa “Solidarietà” di Bitetto, in provincia di Bari, Antonella Robortaccio, nonchè gestore di una struttura di accoglienza a Melfi, e Antonio Salviulo, in qualità di controllore dei registri dei migranti per la Manteca. In occasione delle arringhe difensive di ieri, i difensori degli imputati hanno inteso nuovamente respingere in toto le accuse.
La prima udienza del processo è stata fissata per l’11 ottobre 2018.
DI FERMOL

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