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PACE PIANGE, PACE RIDE : IL BIPOLARISMO COMUNICATIVO

di Salvatore Santoro “La vera antipolitica è questa politica che bada solo a difendere il suo potere…”. Lo dice Peppe

di Salvatore Santoro
“La vera antipolitica è questa politica che bada solo a difendere il suo potere…”. Lo dice Peppe Cocteau al commissario Magrite. Lo scrive Gianni Mura sul suo “Ischia”, uno che sa dire le cose come le pensa e le scrive come si dovrebbe con moderata intelligenza e semplicità. Il punto è che si è persa la misura e pure le mezze misure come per le stagioni. E così in politica pare sempre mezzo autunno. Nella comunicazione  pubblico-istituzionale-partigiana invece è sempre 30 febbraio. Ora mi direte ma “che c’azzecca sto’ mezzo sermoncino di fine agosto con questa rubrica?”. Ci “azzecca”  con le “improvvisate” di certi nostri politici nostrani. Mi spiego: muore una donna ottantenne nel massacro di Barcellona. Una donna che viveva in Argentina da 60 anni ma che era nata a Sasso di Castalda, Basilicata. La notizia fa il giro del mondo. C’è chi piange. E il presidente dei Lucani nel mondo parla per minuti infiniti in diretta televisiva con aria contrita. Ma perché? La conosceva? No. Ma è il massimo esponente di quel club esclusivo dei lucani nel mondo. E quindi? Bo. In fondo è tutto spettacolo, tutto palcoscenico. Come quello che segue per i social: il gioco dei selfie di Aurelio Pace e famiglia negli studi della Rai perché insomma mica capita tutti i giorni una fortuna (ops disgrazia) così.
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