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Per quattro Giudici i fratelli Ciocan sono estranei ai fatti ma la Procura di Benevento non demorde, è masochismo?

Secondo indiscrezioni, la Procura ricorrerà in Cassazione in merito alla richiesta d’arresto degli unici indagati per la morte della giovane

Secondo indiscrezioni, la Procura ricorrerà in Cassazione in merito alla richiesta d’arresto degli unici indagati per la morte della giovane Maria Ungureanu, a tal proposito abbiamo sentito la dottoressa Ursula Franco, criminologa e consulente della difesa di Daniel e Cristina Ciocan, avvocati Giuseppe Maturo e Salvatore Nicola Verrillo

Dottoressa, può riassumerci le conclusioni del GIP, Flavio Cusani, e dei Giudici del Riesame di Napoli in merito alla richiesta di arresto dei fratelli Ciocan emessa dalla Procura di Benevento?
I quattro Giudici hanno smontato punto per punto il fallace impianto accusatorio della Procura di Benevento e hanno finalmente fatto riferimento ad una ricostruzione alternativa dei fatti, la morte accidentale, che è l’unica che si confà alle risultanze investigative, inoltre sia il GIP che i tre Giudici del Riesame hanno invitato la Procura di Benevento ad indagare sul padre di Maria, Marius Ungureanu, in quanto il suo sperma è stato repertato dai RIS su una maglietta della bambina e sulla coperta del suo lettino e sono agli atti un’infinità di intercettazioni incriminanti a suo carico.
Che significato ha il ricorso della procura in Cassazione?
Da un punto di vista tecnico ci dice che il nuovo Procuratore appoggia la tesi della procura, dal punto di vista dei contribuenti significa che si aggiungeranno altri costi oltre a quelli delle inutili indagini a senso unico fatte finora e, a mio avviso, è un segnale di masochismo.
Dottoressa Franco, vuole aggiungere qualcosa?
Le procure devono imparare a riconoscere i propri errori, errare è umano ma ciò che la Procura di Benevento, da oltre un anno, sta facendo a due ragazzi estranei ai fatti è inaccettabile. I fatti accaduti non si possono cambiare a posteriori, in questo caso giudiziario gli atti parlano chiaro, ci dicono che la morte della bambina fu accidentale e che ad abusarla era il padre.

 

Domenico Leccese

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