SARLI (PD): «L’AVV. MORLINO USI LA TOGA IN TRIBUNALE, NON IN CONSIGLIO COMUNALE»
«Ho ascoltato con qualche giorno di ritardo, attraverso il sito del Comune, il dibattito tenutosi in Consiglio Comunale in occasione
«Ho ascoltato con qualche giorno di ritardo, attraverso il sito del Comune, il dibattito tenutosi in Consiglio Comunale in occasione dell’approvazione del bilancio previsionale». Lo afferma, in un comunicato stampa, il segretario del Pd di Potenza, Enzo Sarli.
«Se da una parte – continua Sarli – registro mio malgrado una divisione nel voto da parte degli esponenti del partito democratico, seppur questa volta almeno concordata in sede di riunione di gruppo (secondo la formula della libertà di voto), mi preme però osservare :
a) come il Consigliere Carretta, da poco capo-gruppo, abbia con dovuto senso di responsabilità, non potendo contraddire il passato per necessaria coerenza,dimostrato, tuttavia, di aver ben recepito i deliberati assunti dal partito democratico in sede di direzione cittadina (presenti allora anche gli attuali scissionisti), sinteticamente contenuti in un documento politico-programmatico consegnato tempo addietro al Sindaco, con il quale interloquì il sottoscritto e l’allora capo-gruppo Iudicello (documento-lo si ricorda-nel quale si propugnava di non ostacolare il riequilibrio finanziario, ma allo stesso tempo si chiedevano impegni programmatici, nuovo slancio all’amministrazione ed anche, in seconda battuta, il probabile ingresso in giunta di esponenti del partito democratico -considerato ,come noto, che l’ingresso della Celi rimane atto personale e privo di assenso preventivo da parte del partito);
b) che, proprio in virtù di quanto esposto al punto a, del tutto ultroneo è apparso il richiamo del Consigliere Morlino ad articoli del codice penale, assolutamente inconferenti e non so quanto legittimamente utilizzati a commento dell’intervento del Consigliere Carretta che, al di là dell’annunciata astensione sul bilancio, altro non ha fatto che riportare il contenuto dei deliberati del Pd, già a conoscenza del sindaco in carica. E’ probabile che il Consigliere Morlino abbia tenuto a preservare la postazione in giunta, ma avrebbe dovuto usare argomenti politici, senza ricorrere al codice penale ;ricorso che- proprio per l’affetto, da Collega, che nutro verso l’avv.Morlino, mi sembra opportuno consigliare di utilizzare con la toga indosso e non nell’assise comunale, tanto più quando i fatti o le parole non lo richiedono», conclude il segretario cittadino del Pd Sarli.