Cronaca

RINTRACCIATO 27ENNE NELLA NOTTE A RIONERO

Roberto Speranza è stato aggredito ieri nell’aula magna dell’università degli studi della Basilicata, con tanto di minacce di morte perché secondo

Roberto Speranza è stato aggredito ieri nell’aula magna dell’università degli studi della Basilicata, con tanto di minacce di morte perché secondo l’aggressore con il suo partito consentirebbe di “vendere armi all’ISIS”. L’aggressore, seduto in prima fila, appena Speranza ha preso la parola, dopo aver esposto uno striscione aiutato da un amico, ha inveito contro  il deputato minacciandolo di morte e lanciandogli contro  un tablet (un Ipad) che raggiungeva Speranza  a un braccio.
Bloccato da alcuni presenti, l’aggressore si è poi allontanato facendo perdere momentaneamente le sue tracce.
Sul posto sono intervenuti Digos e Carabinieri che, dopo essersi accertati delle condizioni fisiche del deputato, apparso provato dalle minacce ricevute, hanno reperito video, foto e sentito testimoni sull’accaduto per individuare il giovane, identificandolo in un ventisettenne nato a Napoli e attualmente residente a Firenze.
Ritenuto vicino agli ambienti dell’antagonismo di sinistra, il ragazzo è stato rintracciato dalla Digos verso le 23.30 nel comune di Rionero in Vulture, dove aveva risieduto fino al 2011, ospite presso familiari, mentre il suo amico, che lo ha collaborato nella sola esposizione del manifesto all’interno dell’aula, è stato rintracciato e identificato dai Carabinieri in un giovane residente sempre nell’area del Vulture Melfese.
All’arrivo della Digos, l’aggressore non ha opposto resistenza e ha confermato di essere lui la persona ricercata. Accompagnato negli uffici del Commissariato di Melfi è stato fotosegnalato e deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per minacce gravi e violenza contro un corpo politico, aggravate dal lancio di oggetti contundenti.

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