Attualità

NEVE E MALTEMPO CONDIZIONANO LA STAGIONE DEI SALDI

Secondo Confesercenti Potenza neve e il maltempo stanno condizionando negativamente la stagione dei saldi invernali. Anche se da un lato si

Secondo Confesercenti Potenza neve e il maltempo stanno condizionando negativamente la stagione dei saldi invernali. Anche se da un lato si registra una crescita dell’interesse per l’abbigliamento caldo, dai capispalla e maglioni a sciarpe, guanti e cappelli, il freddo ha frenato clientela e vendite. Nella provincia la situazione per Confesercenti è  «a macchia di leopardo», nel senso che ci sono esercizi, soprattutto di calzature, che hanno quasi esaurito i nuovi arrivi ed esercizi, in particolare di abbigliamento, che non riescono a smaltire rimanenze di magazzino. «I saldi hanno un’importanza evidente per i consumi interni, ma nonostante questo – spiegano Prospero Cassino e Roberto Manzoni, Presidenti di Confesercenti e di Fismo – hanno un numero record di detrattori, che li tacciano di essere un’anomalia italiana e ne invocano la liberalizzazione, senza considerare che le vendite di fine stagione sono regolamentate in molti Paesi d’Europa. Ma se i periodi venissero liberalizzati, i saldi morirebbero, non sarebbero più credibili: la data unica di inizio  permette infatti al consumatore di verificare i prezzi di partenza, e a tutte le imprese di godere di un annuncio pubblicitario collettivo, creando l’evento anche per i piccoli. Abolirla andrebbe a vantaggio solo delle grandi, che possono contare su importanti interventi pubblicitari. I saldi  365 giorni su 365, inoltre, causerebbero la definitiva ‘outletizzazione’ dell’offerta commerciale: sconti su “beni” di cui è ignoto il prezzo di partenza. Una pratica questa, che certamente non va a favore né delle pmi né dei consumatori. E che danneggia il commercio urbano, incidendo anche sull’attrattività turistica e unicità delle nostre città». «Questo fine settimana – prosegue Cassino – segnerà una ripresa di vendite per i ritardatari dell’abbigliamento invernale e per effetto delle previsioni di nuove nevicate e gelate.  Per chi ama l’abbigliamento è meglio del Black Friday, anche perché le vendite di fine stagione non sono semplici promozioni. Le prime sono infatti strategie di marketing, spesso aggressive e furbette, per attirare clienti con sconti, a volte fasulli. Le vendite di fine stagione, invece, sono un evento completamente differente: sono infatti effettuate su prodotti di carattere stagionale o articoli di moda già in assortimento nei negozi, suscettibili, entro un certo periodo di tempo, di deprezzamento. La riduzione dei prezzi – conclude Cassino – per i consumatori, dunque, è mediamente più elevata rispetto ad eventi promozionali come il Black Friday. Durante i saldi i consumatori possono comprare articoli di qualità a costi realmente inferiori a quelli iniziali».

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