Attualità

TRASPORTI, «SERVONO CORRETTIVI PER FAVORIRE ANCHE LA MOBILITÀ DEI PENDOLARI»

I non pendolari di Basilicata esprimono ampia soddisfazione per l’arrivo del primo treno Frecciarossa in Basilicata ma lamentano i persistenti

I non pendolari di Basilicata esprimono ampia soddisfazione per l’arrivo del primo treno Frecciarossa in Basilicata ma lamentano i persistenti problemi per i pendolari della regione. «Il frecciarossa è un risultato quasi inaspettato che ci consentirà di recuperare tempo e destinazioni che avevamo perduto. Per molti viaggiatori la riduzione dei tempi di percorrenza con Roma e Milano sarà di fondamentale importanza ai fini delle proprie attività professionali, nel frattempo però, il sistema ferroviario regionale potrebbe essere migliorato, cominciando ad utilizzare le risorse disponibili in modo diverso. Ad esempio la scelta dell’alta velocità è condivisibile, e forse è anche un percorso obbligato, ma avrebbe dovuto essere inserita all’interno di un sistema integrato riguardante i treni a lunga percorrenza e il trasporto regionale». È quanto esprimono “I non pendolari di Basilicata-Ciufer”, rappresentanti da Davide Mecca, Luciano Bitondo e Nunzia Parisi secondo i quali non è condivisibile che la Regione, da un lato, spenda milioni di euro per l’alta velocità, di cui usufruisce circa il cinque per cento (media nazionale) dei passeggeri e, dall’altro, non trovi le risorse per comprare nuovi treni ad uso dei pendolari, che rappresentano il restante novantacinque per cento dei viaggiatori. «Non è condivisibile – evidenziano –  che la Regione sostenga per l’alta velocità un costo che altre Regioni non sostengono e, al contempo, reperisca a stento le risorse per rinnovare ogni anno i contratti di servizio per il trasporto regionale. Non è accettabile che un professionista viaggi da Potenza a Roma in tre ore e un lavoratore dipendente da Potenza a Foggia in due ore e mezza. Infine, non è accettabile che l’avvio dell’alta velocità abbia comportato un peggioramento delle condizioni del trasporto regionale e abbia coinciso con un ”probabile” aumento del costo dei biglietti. Queste scelte contribuiscono a dividere i lucani, da una parte una minoranza di privilegiati e dall’altra la maggioranza degli sfigati che ogni giorno per andare a lavorare devono combattere con inefficienze e disservizi». Mecca, Bitondo e Parisi aggiungono: «Da pendolari ultradecennali quali siamo, sappiamo che Regioni ed Fs ignorano le proteste e non prendono in considerazione le proposte anche se puntuali e argomentate, ma vogliamo ugualmente dire la nostra dimostrando la nostra dedizione verso tutto ciò che ci circonda. È opportuno evidenziare che l’attuale offerta di servizi su ferro e gomma, se opportunamente integrata, produrrebbe considerevoli benefici per l’utenza a fronte di modesti aggiustamenti da porre in essere”. Sulle tratte Si-Ta, Ta-Sa e Pz-Fg si può creare un servizio integrato Treno + Freccia senza l’aggiunta di corse speciali, effettuando una semplice modifica all’orario». Di seguito le proposte del comitato:

  • L’opportunità di posticipare l’orario di partenza dell’Autobus PZ306 alle 22.30 (Partenza attuale da Potenza centrale ore 22.10) in modo da permettere ai viaggiatori di cambiare linea (Il Frecciarossa giunge a Potenza alle 22.19) e raggiungere le destinazioni del vulture-melfese.
  • La possibilità di anticipare la partenza del Regionale 12331 e di posticipare la partenza del Regionale 12342 (In alternativa sostituire la corsa con Bus), onde permettere ai residenti del Marmo Platano di prendere un mezzo di coincidenza.
  • La possibilità di anticipare la partenza dell’Autobus RC502 onde permettere ai residenti della fascia jonica di prendere il Frecciarossa da Metaponto (06.16).
  • La possibilità di anticipare (anche solo di 7 minuti) la partenza del Regionale 3580 onde permettere ai residenti di Pisticci, Ginosa, Trivigno, Albano, Grassano ecc. di prendere il Frecciarossa da Potenza, Metaponto o Ferrandina
  • Anticipare la partenza del 3528 onde permettere ai viaggiatori di prendere la coincidenza con l’Intercitynotte 758 (In partenza da Foggia)
  • Prolungare fino a Foggia la corsa 3518 (Anche con Bus) in modo da permettere ai viaggiatori (in particolare quelli del vulture-melfese) di prendere il Frecciarossa 9814 direzione Milano (Si andrebbe anche a colmareun buco di tre ore e mezza)
  • Aggiungere una corsa nella fascia oraria 5.40-7.15 per Salerno\Napoli (Impossibile raggiungere i vari luoghi di studio o lavoro in orario)
  • Istituire una coincidenza o Bus Freccialink per il Frecciarossa 9549 Milano-Salerno in arrivo a Salerno alle 22.47 (Ultima corsa Sa-Pz 21.15)
  • Anticipare alle 6:00 il treno 7882 per Bella-Muro e prolungarlo a Buccino con arrivo intorno alle 7:00 in modo da intercettare il treno 7884 per Salerno/Napoli. Si avrebbe così una preziosa nuova relazione pendolare con Salerno/Napoli seppure con cambio a Buccino. In senso opposto si avrebbe un ulteriore relazione Salerno-Potenza con i treni 7881 e 7885 sempre con cambio a Buccino.

I componenti del comitato aggiungono: «Altra proposta riguarda lo scambio intermodale e l’eliminazione delle sovrapposizioni tra ferro e gomma: dove c’è il ferro non può esserci la gomma, un’accurata razionalizzazione del servizio eviterebbe sprechi di risorse e migliorerebbe la qualità erogata (Es. corsa bus della Liscio Rionero-Potenza simultanea al Regionale 3503). Occorre poi scongiurare il taglio indiscriminato di fermate. La razionalizzazione dei tempi di percorrenza fino ad oggi perpetrata non ha prodotto alcun vantaggio significativo con tempi di percorrenza rimasti pressochè identici. A tal proposito chiediamo la fermata dei treni Regionali (tutti) in tutte le stazioni\fermate (attive) della rete ferroviaria regionale e l’istituzione di treni regionali veloci (Massimo 3\4 fermate)». Un’altra grande problematica affrontata da Mecca, Bitondo e Parisi riguarda il sovraffollamento di alcuni treni. «Oramai sono, pensiamo, ben noti i treni che hanno maggiore afflusso. Il problema riguarda soprattutto i treni 3502, 3516, 3503, 3517. È mai possibile che questi treni spesso, troppo spesso, sono composti da una 668 in singola? Perché non si utilizzano composizioni più robuste di almeno 3 automotrici 668? Tra l’altro a Foggia sono giunte automotrici 668 della serie 3000 che permettono composizioni di 3 vetture comandate da un solo macchinista. Pertanto non vi sarebbero aggravi di personale rispetto alle più vecchie automotrici 668 serie 1000 e 1900 in via di dismissione e che consentivano, sempre con un solo macchinista, composizioni al massimo di 2 vetture. Inoltre si hanno a disposizione ben 4 nuovi treni ATR 220 Swing. Non si potrebbe, per i treni prima citati (penso soprattutto al 3503 ed al 3516), garantire in via prioritaria come materiale sempre gli ATR o, in subordine, le 3 automotrici 668 serie 3000 in modo tale da non creare problemi ai viaggiatori?» Per ultimo chiedono di migliorare la visibilità notturna nella stazione di Potenza Università (i fari ci sono ma sono spenti); potenziare lo snodo ferroviario di Metaponto incrementando i collegamenti tra la costa metapontina, Bari e Potenza; prevedere in caso di perdita di coincidenza dovuta a ritardo, il pagamento di servizi di trasporto alternativi e il prosieguo con altro treno di qualunque categoria, anche superiore, se presente; prevedere almeno una forma di indennizzo diretto agli utenti, realizzato come rimborso ovvero come sconto sull’acquisto di un titolo di viaggio successivo (Nevicate, soppressioni, guasti, frane, allagamenti, ritardi superiori ai 60 minuti, ecc.). Le risorse verranno ottenute dalle sanzioni elevate a Trenitalia dalla Regione in caso di disservizi (ritardi, soppressioni, carenze igieniche e di manutenzione, ecc.); Rendicontare il numero degli abbonamenti e quello dei titoli di viaggio venduti; prevedere la completa integrazione tra tutti i tipi di treni, tramite apposite convenzioni tariffarie valide per tutta la durata del contratto di servizio; istituire bus navetta Matera-Ferrandina per dare la possibilità di prendere gli Intercity e pubblicizzare al meglio il collegamento FAL Ferrandina Scalo-Matera sulla falsariga dell’accordo “Stazione virtuale” tra regione Calabria e Trenitalia (In base a questo accordo è possibile acquistare sul sito Trenitalia in abbinamento al biglietto del treno, il biglietto della navetta su gomma (Lamezia Terme Areoporto – Lamezia Centrale) gestita dall’azienda Lamezia Multiservizi S.p.a.); riaprire i bagni di Potenza superiore; riaprire i bagni di Ferrandina; eliminare le barriere architettoniche nelle stazioni principali (Potenza centrale, Potenza superiore, Potenza Macchia romana, Rionero, Melfi). E poi, installare impianti di videosorveglianza per contrastare atti vandalici e tutelare la sicurezza degli utenti nelle stazioni di Potenza superiore, Potenza Macchia romana, Potenza università, Metaponto; installare display di ultima generazione nelle importanti stazioni di Metaponto, Ferrandina, Potenza superiore (banchina binario 2); riaprire e migliorare la sala d’aspetto di Ferrandina Scalo; installare una rete Wi-fi gratuita e dare la possibilità di ricaricare il cellulare\tablet presso la stazione di Potenza centrale; messa in funzione di biglietterie automatiche in tutte le stazioni ed autorizzazione a poter fare il biglietto sul treno se nella stazione di salita non è presente una rivendita o la biglietteria automatica non funziona; prolungare le corse 12431-3489-Pz121 fino a Potenza superiore (Macchia romana per i bus) in modo che gli utenti possano raggiungere i posti di studio o lavoro (anche attraverso la stazione Potenza università); Rendicontare il numero totale (e le motivazioni) di soppressioni\ritardi dei treni da giugno a oggi.

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