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IL PUNTO DI PETRULLO: LA SQUADRA DEL NASTRO TRICOLORE NON RIPOSA MAI

Torno su un argomento accennato già ieri, ma del quale non si è mai sicuri di aver detto tutto: le

luciano-petrulloTorno su un argomento accennato già ieri, ma del quale non si è mai sicuri di aver detto tutto: le inaugurazioni col nastro tricolore. In genere non c’è la folla delle grandi occasioni, ma loro ci sono quasi tutti. Sembra quasi che l’attività del Sindaco, degli assessori e di qualche consigliere comunale, a Potenza, ma forse, chissà, ovunque, debba essere quella di tagliar nastri. Lo fanno ormai in solitudine, cioè sono solo loro, la gente se ne infischia. In fondo cosa sarà un tratto di pochi metri di strada restituita al decoro? Niente di speciale, o meglio ancora, un atto dovuto e comunque arrivato con troppo ritardo. Ma la cerimonia si svolge sempre e comunque. In via Vescovado, a Potenza,  stamane, anche i pochi operai della ditta esecutrice non hanno smesso il loro lavoro nel momento topico della cerimonia; indifferenti, come tutta la cittadinanza, dedita a lavorare, lei, in quei momenti. In pochi giorni non so quanti nastri hanno tagliato. Non è dato capire quanti metri di strada siano sufficienti per un bel nastro. La chiameremo la squadra del nastro tricolore. Deve averne acquistati chilometri, di nastro, per ogni evenienza. Sembra quasi che quel momento celebrativo costituisca la formalità del loro dono alla città. Ma grazie, non dovevate disturbarvi tanto. Ho il timore di rifare la tinteggiatura nel mio studio, perché non vorrei trovarmi tutta la squadra del tricolore sul pianerottolo sorridente ma anche ansiosa di tagliare in nastro per poi correre in un’altra abitazione dove, dopo tanti anni, hanno cambiato la cucina. Sorridono soddisfatti, nelle foto; hanno la faccia sazia di chi ha sacrificato il proprio tempo per gli altri. Quella forma di generosità disinteressata che ti arricchisce e ti regala la gioia. Quelle facce, ipotetiche icone del “mi piace” di Facebook, non potete però cliccarle direttamente dal cellulare, potete apprezzarle solo nelle foto ufficiali o quelle regalate alla stampa. Ma io un pensierino ce lo farei. E mi spiego, del resto il progetto non deve essere troppo complicato: Emotion dal Comune di Potenza. Icona di Bellettieri. Significato: ne prendo atto ma stiamo lavorando per voi. (Faccia seria, fronte leggermente corrugata come nell’atto di ascoltare le tue pene e tradurle in atti amministrativi). Icona di Coviello: calmi, dopo qualche giorno di disagio faremo la differenza. (Faccia rosea, dai contorni curvilinei, sorriso di chi sa già tutto un attimo prima che accada, occhio vigile per controllare se Dario ha bisogno di qualcosa. Icona di Celi: aspettate che arrivo e porto una ventata di leggerezza, un goccio di allegria, ma tanta sostanza politica. (Faccina sorridente su corpo che salta come a un gol di Gigi Riva, col le braccia alzate e le gambe piegate di lato). Icona di Vergari: che non voli una mosca. Tutti seri e braccia conserte. (Faccia truce, espressione burbera, ma in fondo un tenerone). Icona del Sindaco: la Pace sia con voi, vi benedico tutti. In nome del Padre …. (Sorriso accennato, sguardo fiducioso, un occhio a scrutare cosa cavolo fa Rocco). E le altre icone? Devono ancora lavorare per conquistare una postazione in icona, ma il buon esempio a loro non manca. (Se avrete gradito questo articolo, per favore postate “mi piace” classici; non è infatti ancora omologato per icone speciali).

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