Cronaca

LE PARTI CIVILI MANDANO IN TILT L’UDIENZA

Si è rivelata un’udienza interlocutoria quella tenutasi stamane, in via eccezionale nell’aula Coviello, davanti al Gup Verrastro, che ha sostituito

petrolio

Si è rivelata un’udienza interlocutoria quella tenutasi stamane, in via eccezionale nell’aula Coviello, davanti al Gup Verrastro, che ha sostituito Rosa Larocca, che aveva ricoperto il ruolo di Gip nelle indagini preliminari e che comunicò la sua incompatibilità alla prima udienza il 6 ottobre. Delicata la fase dell’appello, vista la mole di parti coinvolte nelle indagini. Subito è stata stralciata, per un vizio di notifica, la posizione dell’indagato Fausto Latini, la cui posizione sarà decisa in un’udienza prevista per il 9 gennaio 2017. Con molta probabilità, la sua è un’uscita temporanea, in seguito verrà giudicato insieme agli altri indagati. In pratica, il suo odierno avvocato ha fatto presente di come la prima notifica venne recapitata presso il domicilio del precedente difensore, e presso il quale Latini aveva eletto domicilio, il 9 settembre, quando era il collega Gaspareti era deceduto già dal 5 luglio. L’udienza di oggi è stata importante per le ulteriori richieste di costituzione di parte civile, presentate al giudice. A quelle già costituite, se ne sono aggiunte altre. Alla scorsa udienza se ne costituirono un centinaio. E con quelle di oggi il numero si è quasi raddoppiato. Tra le parti civili: associazioni, cittadini e comuni. Il Gup Verrastro ha fissato la prossima udienza per il 12 dicembre, quando, sentiti i rilievi dei difensori, scioglierà la riserva sull’ammissibilità o meno e, per ognuna, in relazione a quali indagati e a quali reati. Ricordiamo, infine, che le imputazioni riguardano, a vario titolo, 59 persone e dieci società, tra cui l’Eni, per reati di i traffico illecito di rifiuti, corruzione, concussione e peculato. Come previsto e anticipato dalla nostra redazione ieri, davanti al Tribunale si è svolto un sit-in delle associazioni ambientaliste. Alcuni, come Di Bello di Liberiamo la Basilicata, si sono detti preoccupati per l’eventuale prescrizione dei reati e per questo manterranno alta la guardia.

Ferdinando Moliterni

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