Attualità

AGEVOLAZIONI PER CHI ASSUME UN APPRENDISTA

Con l’emendamento approvato dalla Commissione Lavoro della Camera si dà concreto aiuto alle imprese che assumono apprendisti. L’emendamento prevede l’esenzione

Con l’emendamento approvato dalla Commissione Lavoro della Camera si dà concreto aiuto alle imprese che assumono apprendisti. L’emendamento prevede l’esenzione contributiva, per la durata di un triennio, per gli apprendisti che verranno assunti dal 1° gennaio 2017 nelle imprese fino a 9 dipendenti.
“Non dimentichiamo – sottolinea Confartigianato – che il contratto di apprendistato è il vero contratto a causa mista formazione e lavoro. I due ingredienti necessari per un proficuo ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Così si da concretamente l’interesse delle piccole imprese e dei giovani. Confidiamo che quanto approvato dalla Commissione Lavoro trovi conferma nel successivo percorso in Parlamento della Legge di Bilancio”.
Rosa Gentile, vice presidente di Confartigianato e delegata per il Sud, evidenzia l’obiettivo alla base del protocollo firmato lo scorso anno con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti: ridurre la distanza che separa i giovani e la scuola dal mondo del lavoro e offrire alle nuove generazioni concrete occasioni di conoscenza della realtà imprenditoriale artigiana e opportunità di formazione in azienda. “Si tratta prioritariamente -dice – di superare la situazione fortemente deludente di attuazione del Programma Garanzia Giovani, specie nelle regioni del Sud per quanto riguarda la misura sull’apprendistato. Si pensi solo che i finanziamenti destinati all’apprendistato per Garanza Giovani al Sud hanno toccato il livello più alto in Puglia con il 4,2% delle risorse complessivamente a disposizione con Garanzia Giovani, in Abruzzo il 3,2%, in Molise il 2%, in Basilicata l’1,7%, in Campania l’1,6%. Invece il modello più significativo in Italia viene dalla provincia autonoma di Trento con il 26%.
Noi continuiamo a sostenere che bisogna utilizzare ogni opportunità, tra cui il programma alternanza scuola-lavoro della cosiddetta riforma buona scuola, per definire un sistema di orientamento e di sostegno al lavoro che, al pari degli altri Paesi europei, offra ai giovani un percorso di continuità e coerenza tra istruzione, formazione, esperienze on the job e inserimento lavorativo con contratto di apprendistato. A questo proposito, l’apprendistato è lo strumento fondamentale per avvicinare i giovani al mondo del lavoro e per trasmettere le competenze tipiche delle attività che hanno fatto grande il made in Italy nel mondo. L’Italia deve investire su questo contratto che coniuga il sapere e il saper fare, e che ha formato generazioni di lavoratori ma è stato anche la ‘palestra’ per migliaia di giovani che hanno creato a loro volta un’impresa. Primo passo: recuperare la svalutazione culturale che ha subito in questi ultimi decenni il lavoro artigiano ridando dignità e valore alla creatività artigiana.”

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