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LAGONEGRO CALCIO: SCINTILLE TRA L’EX DG BECCE E IL PRESIDENTE SPERA

Soccer Lagonegro: è polemica tra l’ex Dg Nicola Becce e il presidente Enrico Spera. «Solo ora sono venuto a conoscenza

Soccer Lagonegro: è polemica tra l’ex Dg Nicola Becce e il presidente Enrico Spera. «Solo ora sono venuto a conoscenza di una dichiarazione rilasciata alla stampa locale dal signor Enrico Spera, presidente “meritatamente” eletto dall’assemblea dei soci del Soccer Lagonegro. Premesso che le sue dichiarazione nei miei confronti mi scivolano letteralmente addosso, tralasciando inoltre la mia personale considerazione sulla persona perché ho già dichiarato e qui confermo, lo ritengo una “persona seria e capace” per quel poco che l’ho conosciuto, devo dargli atto che le informazioni che ha ricevuto sul mio conto corrispondono purtroppo alla verità». A parlare è Nicola Becce le cui dimissioni sono state liquidate da Spera come quelle di un megalomane. E Becce conferma: «Sono un “megalomane” e come tale a Potenza non può vedermi nessuno. Analisi perfetta ci mancherebbe, i potentini che gli hanno riferito ciò sul mio conto sono molto intelligenti, onesti, seri e capaci come il presidente Spera, e per tale ragione sono suoi amici e non miei. Proverò a farmene una ragione e nel frattempo cercherò di imparare qualcosa dal signor Spera, “presidente” del Soccer Lagonegro, su come farsi amare ed apprezzare dal popolo potentino, accertato quanto lui sia amato ed apprezzato dai cittadini di Lagonegro. Lo ammetto, non si finisce mai di imparare».  L’ex Dg Becce nel confermare con una punta di sarcasmo le parole di Spera decide di precisare alcune questione con un pizzico d’ironia: «Peccato però che dopo tanta “verità” sul mio conto il presidente Spera sia scivolato su una buccia di banana quando dice del falso in merito al mio ingresso in società, dove per “magia” risulto addirittura non tesserato e a dire di Rinaldi questa sarebbe la ragione della mia mancata candidatura negli organi federali. Vabbè. Forse i troppi impegni personali del presidente Spera gli fanno dimenticare la “splendida” serata trascorsa insieme presso un noto ristorante di Potenza nel mese di settembre, in compagnia del mister Volini e di altri amici di Lagonegro dove mi fu proposto di sposare la causa del Soccer Lagonegro in qualità di presidente. Risposi che ero lusingato di tale prestigiosa ed importante carica ma non potevo accettarla perché per impegni personali non avrei potuto mantenere fede all’impegno preso. A quel punto – prosegue Becce – mi fu proposta la carica simbolica di Dg, che accettai con molto piacere e presi contestualmente l’impegno, perché mi fu chiesto dallo stesso signor Spera, di offrire un piccolo e modesto contributo economico a favore della società, documentato da un contratto di sponsorizzazione che ho qui tra le mie mani. Ad oggi il mio impegno è stato mantenuto al 50% (versati attraverso due bonifici bancari di pari importo 3.050 euro sul conto intestato alla società del Soccer Lagonegro, il primo nel mese di agosto, il secondo a settembre) per una cifra complessiva pari a euro 6.100, di cui 4.000,00 sarebbero dovuti essere garantiti al mister Volini per le mensilità da settembre a dicembre 2016. Altri 400 euro – precisa Becce – sono stati da me versati in contanti per una mensilità di rimborso spese carburante al mister Volini oltre ad euro 300 circa per quattro gomme termiche. Altri “spiccioli” sono stati da me spesi per piccole cose, tra cui euro 300 per una mensilità al giocatore Belmonte, altri 300 quale premio partita ed altri 130 per le riprese di una partita. Ho pure acquistato 150 biglietti della Lotteria per raccogliere fondi per la squadra, per una cifra complessiva pari ad euro 1.500 interamente versati nelle casse del Soccer». Secondo Nicola Becce, i conti ad oggi sono belli e fatti senza considerare «ciò che ho già acquistato ma che non potrò purtroppo più regalare ai giocatori ed allenatore in occasione delle prossime festività natalizie. Non conosco le cifre che hanno versato personalmente Spera e gli altri amici di Lagonegro, sicuramente molto alte rispetto ai miei “quattro spiccioli”, perché un bilancio non l’ho mai visto e mai me l’ha sottoposto il presidente, il quale è bravo su tutto tranne a memorizzare i numeri. Non capisco perché afferma che ho “investito” (termine improprio, meglio sarebbe dire “contribuito”), solo poco più di duemila euro a fronte di una cifra quattro volte superiore? Ciò che affermo è tutto documentato ci mancherebbe. Ha pure affermato che non conoscevo i nomi dei giocatori e che dimenticavo persino di ricordare quando la squadra giocava. Qui devo dargli ragione, peccato però che non ricorda o fa finta di non ricordare le ragioni di queste mie dimenticanze». Per quanto riguarda la questione della mancata designazione negli organi della FIGC, Becce evidenzia: «Preferisco non aggiungere altro a quello che ho già dichiarato due giorni fa e quanta falsità, ipocrisia e vigliaccheria vengono fuori stranamente solo oggi dalle affermazioni di Spera. La verità la conosce bene, altri conoscono bene i fatti e le circostanze, preferisco però metterci una pietra sopra e non pensarci più. La vita di ognuno di noi prosegue. Tutti siamo utili ma nessuno, io per primo, è indispensabile. Continuerò a seguire le vicende del Soccer da tifoso e auguro un gran bene a tutta la squadra. Rispetto al presidente Spera non riservo rancori per tutte le falsità e cattiverie gratuite che ha raccontato sul mio conto. Il mio cuore e la mia coscienza restano quelli di sempre, sereno il primo e pulita la seconda. Dio ci ha insegnato a perdonare e amare il prossimo e io da buon cristiano – conclude l’ex Dg Nicola Becce – mi comporto di conseguenza. Auguro al presidente Spera, alla squadra, a tutti i giocatori, tifosi e tifose tutto il bene possibile con la speranza di vedere il Soccer Lagonegro vincente a fine campionato».

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