Attualità

CRISI DEL MERCATO, NEL POTENTINO HANNO CHIUSO 129 NEGOZI

Anche al terzo trimestre 2016 è proseguita in provincia di Potenza la tendenza dell’altalenante apertura e chiusura di attività di

Anche al terzo trimestre 2016 è proseguita in provincia di Potenza la tendenza dell’altalenante apertura e chiusura di attività di commercio e servizi. Lo riferisce Confcommercio Imprese Italia Potenza citando i dati di Movimprese-Infocamere al 30 settembre scorso, secondo i quali le imprese di commercio attive in provincia di Potenza sono 7.996 (quelle registrate 8.600) con 55 nuove iscrizioni e 129 cessazioni. Il numero maggiore di cessazioni è nel commercio al dettaglio (85) che conta su 5.239 ditte a fronte delle 1.620 ditte del commercio all’ingrosso con 7 cessazioni. «E’ un dato – commenta Fausto De Mare, presidente Confcommercio – in linea con un contesto caratterizzato da luci ed ombre; ma la mancanza di slancio della ripresa continua a determinare la perdita di fiducia da parte delle famiglie che mantengono un atteggiamento prudente verso il consumo». L’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) – si legge nella nota – registra a settembre 2016 una diminuzione dello 0,1% rispetto ad agosto e una variazione nulla su base annua, un dato che attenua i segnali di ripresa della domanda delle famiglie che erano emersi ad agosto. In termini di media mobile a tre mesi l’indicatore mostra, comunque, un contenuto rialzo. Questo incerto comportamento delle famiglie riflette il progressivo deterioramento nel clima di fiducia, ad ottobre in diminuzione per il terzo mese consecutivo, consolidando un atteggiamento molto prudente nei confronti del consumo. Più favorevole è risultato, nello stesso mese, l’andamento del sentiment delle imprese che ha confermato, dopo il minimo di agosto, la tendenza al miglioramento. Questo dato è, comunque, sintesi di andamenti non omogenei tra gli operatori dei diversi settori, e suscita qualche preoccupazione il prevalere tra gli imprenditori del commercio al dettaglio di un atteggiamento pessimista. Il moderato incremento registrato dalla fiducia nel settore manifatturiero è il riflesso di un miglioramento sul versante dell’attività produttiva. In linea con un contesto economico in cui l’elemento predominante continua ad essere la mancanza di slancio della ripresa.

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