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IMPIANTO NUOVO, DISASTRO TOTAL – GAS PERICOLOSI, LIMITI SFORATI

Tolleranza zero da Arpab, Tisci: «Le estrazioni devono rispettare la legge, troppe criticità in poco tempo». E dalla Regione stanno per partire sanzioni

Un disastro Total. È facile per il cronista fare ironia giocando sul nome della multinazionale francese del petrolio. Anche se da ironizzare c’è ben poco. Tempa rossa non è ancora a pieno regime e già sono diversi i problemi. Questa volta così seri che addirittura, come ci conferma il direttore generale dell’Arpab Tisci, è stata la stessa Total a dover segnalare a chi di competenza le anomalie. I FATTI: SUPERATI DIVERSI LIMITI Nella mattinata di venerdì alcuni cittadini, nonché l’assessore comunale Giorgio, hanno segnalato all’Arpab l’ennesima fiammata anomala dalla torcia Total presso il Centro Olio di Tempa Rossa, nel territorio di Corleto Perticara. L’Agenzia per la protezione ambientale si è subito attivata procedendo ai controlli. Evidentemente compulsata da questo Total ha poi scritto a chi di competenza segnalando le anomalie. Ma cosa e’ accaduto esattamente? Sono diversi i limiti superati. I problemi giungono da più parti dove si sono registrati sforamenti. Per quasi tutti i limiti superati riguardano le emissioni di monossido di carbonio e di anidride solforosa, due gas molto pericolosi.Da Total fanno sapere che le anomalie nelle emissioni sarebbero rinvenimenti ad alcune vibrazioni proprio dove vengono trattati i gas. ANOMALIE RECIDIVE Ma è davvero possibile che un impianto non ancora a pieno regime e ancora nella fase di start up, dopo l’anche lungo periodo di prova, dia problemi di questa portata a così poco tempo dal suo avvio? Anche perché questa anomalia segnalata oggi è molto grave, ma non è stata l’unica purtroppo. Altre fiammate anomale, infatti, si sono registrate anche nelle scorse settimane.

E l’anomalia odierna, come la stessa Total ha ammesso non è ancora del tutto rientrata, infatti, la multinazionale francese non ha potuto far altro che diminuire la produzione per limitare i problemi che, almeno fino a quando stiamo per andare in stampa, non si sono ancora del tutto risolti. TOLLERANZA ZERO DA ARPAB stato categorico il direttore generale della Arpab Tisci. Se pur nel pieno rispetto del lavoro di Total, il dg ha fatto intendere a Cronache che così non è possibile andare avanti: “C’è un problema se la Total, non ancora entrata a pieno regime e con un impianto teoricamente nuovo, per la seconda volta e in pochissimo tempo dichiara la presenza di una anomalia. Le estrazioni per continuare devono svolgersi nel pieno rispetto della norma. Queste continue anomalie nel funzionamento ci preoccupano molto. Lunedì (stamane, ndr) ho convocato i tecnici per verificare se tutte le prescrizioni della Dgr siano rispettate”.All’esito delle verifiche Tisci ha promesso poi di valutare le condizioni per il prosieguo. Il dg ha proseguito ribadendo che il modus operandi dell’Agenzia riguarderà Total, ma non solo: “Occhi vigili con tutti, tolleranza con nessuno. Attiveremo subito altri mezzi mobili di rilevazione, oltre a quelli già messi in campo, e installeremo nuove centraline”.

LA REGIONE ORA VUOLE SANZIONARE Se fino a novembre c’era stata una certa “tolleranza” perché Total era in prova, ora anche da viale Verrastro la misura pare essere colma.Le difficoltà a rispettare le prescrizioni da parte di Total sono molteplici, al punto che parrebbe che la multinazionale francese abbia richiesto una proroga per la messa a regime dell’impianto. Ma da ambienti vicini all’assessore al ramo, Gianni Rosa, trapela l’assoluta contrarietà all’ipotesi di eventuali proroghe, anzi pare che nel solco del ligio rispetto della legge che l’esponente di Fratelli d’Italia ha indicato come via da perseguire, non solo non saranno concesse proroghe, ma pare che gli uffici si stiano per attivare anche per comminare sanzioni per il mancato rispetto dei parametri. E se abbiamo da queste colonne imparato a conoscere bene l’assessore Rosa, anche un eventuale alleggerimento delle prescrizioni, come pare Total stia chiedendo, non arriverà mai. L’impianto ormai è in esercizio, le prove sono finite e a Total non resta che metterlo a regime nei tempi e nei modi indicati dalla Dgr e dalla norma.Altro che alleggerimento delle prescrizioni, conoscendo il pugno duro dell’assessore sul rispetto dell’ambiente, se continuano così, se si potesse, si ritroverebbero prescrizioni addirittura più stringenti. Ma ovviamente, essendo tutto già statuito, questo e’ un nostro paradosso, solo per estremizzare una vicenda che deve essere rimessa subito in carreggiata.

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