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DG TRASPORTI, ENNESIMO COLPO BASSO DA BARDI E GIUNTA ALL’ASSESSORE MERRA

Dopo 7 mesi dalle dimissioni di Caivano, scelto «tempestivamente» l’architetto Chiriatti che però non ha mai fatto il Dirigente generale e non potrebbe farlo

Dirigente generale del Dipartimento regionale Infrastrutture e Mobilità: l’atto del conferimento dell’incarico all’architetto Giuseppe Chiriatti sembra la narrazione dell’ennesimo pedata politica del governatore Bardi ai danni della Lega. Nella Giunta regionale del 29 dicembre scorso, non può che essersi consumata l’ulteriore lacerazione all’interno della coalizione governativa. È difficile, se non impossibile, trovare nel panorama italiano un precedente a quanto accaduto in Basilicata. Al momento di votare la nomina del pugliese Chiriatti quale Dg di Merra, l’unica portata assente è stata proprio l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità. Già questo dettaglio è quantomai sintomaticamente idiosincratico.

A mo’ di esposizione romanzesca, inoltre, il governatore Bardi e i napoletani che muovono le fila in Regione, tra questi il segretario di Giunta Antonio Ferrara, ritengono che l’aver scelto ora il Dg, tra l’altro solo formalmente, ma soprattutto a distanza di 7 mesi dalla comunicazione dell’ingegnere Alberto Mariano Caivano di «recedere dall’incarico di Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità», era stato nominato ad agosto 2019, sia aver proceduto «tempestivamente al conferimento dell’incarico resosi vacante onde garantire la continuità dell’attività amministrativa». Da prendere atto che a Napoli, 7 mesi di tempo equivalgono a «tempestivamente». Ben 7 mesi per individuare un Dg che con ogni probabilità non potrà fare il Dg per un motivo ostativo su tutti: almeno cinque anni di anzianità di funzione. Chiriatti è stato scelto per «le conclamate specializzazioni professionali e le concrete, numerose e molteplici attività di pianificazione progettazione in qualità di Dirigente, referente e istrutture anche in Pubbliche amministrazioni centrali e periferiche», ma la quantità a volte non fa la sostanza. Il lungo e apprezzabile curriculum vitae di Chiriatti rivela un dato: non ha mai fatto il Dg. Non compaiono neanche motiziazioni in relazione ai in termini di sussistenza dei presupposti per il conferimento a “esterno”. I controlli tecnico-amministrativi da espletare a monte, appaiono lacunosi, tanto che a valle, gli approfondimenti in corso sembrano convergere verso un solo approdo: tanto “bella” quanto inefficace la nomina di Chiriatti. L’interessato del resto non ha ancora firmato il contratto e allo stato attuale delle cose l’entrata in servizio dal 16 gennaio è tutt’altro che scontata.

Da annotare, per cronaca, che Chiriatti ha la stessa provenienza geografica del Commissario regionale della Lega, Roberto Marti, Lecce, più precisamente Copertino. Tuttavia l’originario inserimento dello stesso nella rosa dei “papabili”, non risulta provenire da Marti. In ogni caso ammesso, ma non concesso, che Chiriatti possa ricoprire il ruolo di Dg regionale, la scelta rappresenta una vera e propria scommessa. Una incognita che va nella direzione di frapporre ostacoli all’operato della Lega per cercare, da parte di Forza Italia, un indebolimento del Carroccio che comunque difficilmente può avvantaggiare gli “azzurri”. Dopo la vicenda del console onorario individuato da Bardi. Di Stefano, per subentrare al dimessosi Caivano, ma la cui nomina è saltata per inconferibilità dell’incarico, la “grana” Chiriatti continua a mantenere in uno strano limbo il Dipartimento ai Trasporti.

Oggi tornerà in Commissione consiliare l’“Ordinamento amministrativo della Giunta regionale di Basilicata” che, tra le altre cose, prevede degli spostamenti di competenze dalle Infrastrutture e Trasporti all’Ambiente. L’assessorato di Merra e il Dipartimento ne uscirebbero ulteriormente svuotati. Il 28 dicembre scorso, il provvedemento, dalla prima Commissione consiliare, era stato rinviato alla Giunta per una nuova approvazione. La Giunta, il giorno dopo, il 29, lo ha approvato. Oggi la “Pieni poteri” del governatore Bardi tornerà nuovamente in Commissione. La Giunta ha recepito le «osservazioni sindacali», ma non è dato sapere il contenuto della relazione tecnica e di altri allegati. Tra questione Dg Trasporti e “Pieni Poteri”, saranno questi giorni molto tribolati per la maggioranza regionale lucana di centrodestra.

Ferdinando Moliterni

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