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COL COVID, CRESCE ANCHE LA CYBERCRIMINALITÀ PEDOPORNOGRAFIA: 12 I CASI TRATTATI IN REGIONE

La Polizia Postale ha intensificato le attività di contrasto: sul web, in aumento le truffe e i furti di identità

Il 2020 è stato caratterizzato, data l’emergenza sanitaria dell’epidemia Covid- 19, da mutamenti profondi delle abitudini di vita. In questo contesto, l’impegno della Polizia postale e delle Comunizioni ha subito un inevitabile incremento. Importanti, però, i risultati raggiunti in materia di contrasto e prevenzione dei reati, in Italia come in Basilicata. Nel corso del 2020, il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) ha confermato il ruolo centrale della Polizia Postale e delle Comunicazioni nella lotta alla pedofilia e pornografia minorile online. In Basilicata, 12 i casi trattati per diffusione di materiale pedopornografico. Dall’inizio della diffusione pandemica da Covid-19, anche la Polizia Postale della Basilicata ha intensificato il monitoraggio della rete «con lo scopo di scongiurare l’aumento di reati relativi allo sfruttamento sessuale dei minori online, determinato dalle misure restrittive assunte». In modo repentino, quasi tutte le attività, dal lavoro alla scuola, al tempo libero e via discorrendo, hanno conosciuto una rimodulazione basata in larga parte sull’utilizzo della rete, con un allargamento della platea degli utenti anche a soggetti normalmente poco adusi alle nuove tecnologie, fattore il quale, se da un lato ha accelerato un processo di modernizzazione certamente già in nuce, ha del pari determinato una accresciuta esposizione alle aggressioni della cybercriminalità. In questo scenario, l’impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Basilicata, «si è indirizzato verso la prevenzione ed il contrasto di un insieme assai vasto ed eterogeneo di attacchi informatici, diretti a colpire il patrimonio personale dei cittadini come l’integrità del tessuto economico- produttivo del Paese, la regolarità dei servizi pubblici essenziali come il mondo delle professioni, la sicurezza e la libertà personale di adulti e ragazzi con particolare riferimento alla protezione dei bambini e delle persone più vulnerabili». Nell’ambito della Regione Basilicata, il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni e la dipendente Sezione di Matera hanno incrementato i servizi di prevenzione sul web con diverse attività tra cui l’assistenza fornita ai cittadini posta in essere mediante un costante monitoraggio delle segnalazioni pervenute nonché delle richieste di ausilio anche telefonico. Agli utenti in difficoltà è stata garantita assistenza presso le nostre sedi, ampliando, peraltro, gli orari ed i giorni di apertura dell’UrpP e dell’ufficio denunce. In particolare, si è trattato di servizi finalizzati alla risoluzione delle nuove e diverse problematiche presenti sul web legate soprattutto al periodo pandemico. «Si precisa che quest’anno – ha ribadito la Polizia postale e delle Comunicazioni della Basilicata – si è verificato un incremento di reati sul web, quali truffe e furti di identità, reati connessi al maggiore utilizzo del web da parte dei cittadini in lockdown. Sempre a causa dell’emergenza pandemica, si è fornita, rispetto allo scorso anno, maggiore assistenza di prevenzione alle istituzioni, ad esempio Università e Scuole dell’obbligo, e a soggetti privati, ad esempio imprese di piccole dimensioni, bersaglio di attacchi informatici ». In merito si è riscontrato in Basilicata, un «sensibile aumento del fenomeno della sottrazione dei dati per l’accesso alla posta elettronica». Del resto si è registrato un generale aumento delle minacce legato all’adozione su larga scala dei modelli di lavoro a distanza, cosiddetto “smartworking”, modelli che «se da un lato hanno consentito la prosecuzione di attività essenziali, hanno d’altro canto prodotto una considerevole estensione del perimetro informatico delle aziende, con una conseguente maggior esposizione ad azioni ostili esterne». In aumento, a livello generale, anche phishing finanziario , essendo aumentata la misura delle carte di credito compromesse e dei dati finanziari commercializzati sul dark web. Così come, sempre in linea generale, sono in aumento i casi di vishing, volti a carpire dati personali e codici bancari dispositivi attraverso semplici truffe telefoniche operate da numeri telefonici apparentemente riconducibili a banche ed istituti finanziari. Anche nell’anno 2020, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha avviato una serie di collaborazioni con Istituzioni Scientifiche ed Enti di Ricerca volti ad individuare nuove metodologie di lavoro in ambito info-investigativo anche attraverso la pianificazione di percorsi formativi specialistici con “focus” su varie tecnologie emergenti (5G, blockchain, IoT, Ai). In particolare, sono stati avviate collaborazioni con il mondo accademico che hanno permesso lo svolgimento di vari “lectures” sui temi della sicurezza informatica e della digital forensics. Anche per quanto riguarda la tecnologia blockchain è stato intensificato il lavoro di studio e ricerca di nuove soluzioni finalizzate al tracciamento delle transazioni in criptovalute, utilizzate per fini criminali (frodi informatiche, estorsioni, compravendita di materiale illegale nel darkweb, riciclaggio). Sono state, inoltre, oggetto di approfondimento anche nuove tematiche con particolare riferimento al mondo dell’Intelligenza Artificiale e dell’Internet delle Cose. Infine da ricordare che anche in Basilicata, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è impegnata, ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto alle giovani generazioni. Nello specifico, in evidenzia la campagna educativa itinerante della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Una Vita da Social”, grazie alla quale sino ad oggi sono stati incontrati, in tutta Italia, oltre 2milioni e mezzo di studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 220.000 genitori, 125.000 insegnanti per un totale di 18.500 Istituti scolastici e 350 città raggiunte sul territorio nazionale. «Un progetto dinamico, innovativo e decisamente al passo con i tempi – lo ha descritto la Polizia Postale -, che si avvicina alle nuove generazioni evidenziando sia le opportunità del web che i rischi di cadere nelle tante trappole dei predatori della rete, confezionando un vero e proprio “manuale d’uso”, finalizzato ad evitare il dilagante fenomeno del cyberbullismo e tutte quelle forme di uso distorto della rete in generale e dei social network».

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