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IDEA SCARICA DI GIUSEPPE

Potenza, sfiduciato sul caso Ater il capogruppo. I suoi: “Sottovaluta o non conosce”.
Solo per forma nell’intervento fanno salva la “buona fede”

Scoppia il “caso” all’interno di Idea Potenza. Galeotto fu «l’incarico di eseguire i sondaggi geologici e di redigere la relazione geologica sulle aree interessate dagli interventi di sgombro e di ricostruzione di 70 alloggi di residenza pubblica» fatto dall’Ater nel complessivo progetto di riqualificazione del quartiere Bucaletto, di cui il Comune aveva parlato alcuni giorni fa. Una situazione paradossale: il capogruppo Di Giuseppe era inizialmente intervenuto sulla questione, puntando il dito proprio contro l’«affidamento diretto» fatto dall’Ente, giudicato dal capogruppo di Idea come una «volontà dell’ente territoriale di mantenersi in linea con il passato, con quelle pratiche clientelari che hanno favorito stili di parassitismo». Una bomba, vera e propria, caduta improvvisamente dall’alto sulla Giunta Guarente, anche perché Di Giuseppe, non ha mancato di sottolineare che la faccenda «non rappresenta il giusto segnale di quel cambiamento sperato». Ma, a rendere ancor più incresciosa ed esplosiva la situazione, è giunta poco dopo la nota del resto del gruppo consiliare di Idea a Potenza che, sottolineando la volontà di «prendere le distanze e dissociarsi rispetto alle dichiarazioni del capogruppo in seno al consiglio comunale di Potenza, Antonio di Giuseppe» sulla questione, ha altresì aggiunto che «il capogruppo abbia sottovalutato o non sia a conoscenza, in assoluta buona fede, delle procedure di assoluta trasparenza per l’affidamento di incarichi a liberi professionisti, praticate dall’Ater di Potenza». Nonostante l’errore umano possa capitare e sia più che plausibile, la faccenda ponte alcuni interrogativi. Non solo sul “livore” con cui Di Giuseppe pare scagliarsi, indirettamente e direttamente, sulla nuova gestione potentina, ma anche sulla questione relativa al “microclima” e sul regime di comunicazione non solo all’interno del gruppo di Idea in seno all’assise potentina, composto da soli tre elementi, già nei mesi scorsi, con il “caso Padula”, ex assessore alle pari Opportunità revocata da Guarente dopo mesi di guerra intestina con il resto dei membri Idea, era stato messo duramente alla prova, ma anche per quanto concerne i rapporti all’interno della stessa maggioranza. Nonostante la fuoriuscita dell’ex assessore, vi sono ancora “tensioni interne” all’interno del gruppo consiliare? E ancora: v’è una disequilibratura di qualche tipo all’interno della maggioranza che ha innescato il citato “livore intestino”? Non v’è certezza alcuna.

IL DURO ATTACCO DI DI GIUSEPPE

«Dopo le dichiarazioni del sindaco Guarente e dell’ assessore ai lavori pubblici, condono e ricostruzione, Antonio Vigilante sull’attuazione dei progetti di riqualificazione del quartiere Bucaletto; l’Ater, l’ente pubblico per l’edilizia residenziale che opera su tutto il territorio della Provincia di Potenza, ha pensato bene di assegnare, mediante affidamento diretto , l’incarico di eseguire i sondaggi geologici e di redigere la relazione geologica sulle aree interessate dagli interventi di sgombro e di ricostruzione di 70 alloggi di residenza pubblica , ad uno solo dei professionisti del campo, contravvenendo tacitamente alle regole di trasparenza e correttezza proprie della PA».

Queste le parole contenuto nel primo intervento, siglato a nome del capogruppo di Idea Antonio Di Giuseppe. «La mancanza in questo caso di una procedura pubblica – si legge nell’intervento – legata a criteri il più possibile oggettivi, conferma la volontà dell’ente territoriale di mantenersi in linea con il passato, con quelle pratiche clientelari che hanno favorito stili di parassitismo che, nel tempo, si sono rivelati dei pericolosi alibi da cui è arrivato il momento di sbarazzarsi. È vero, la legge permette di ricorrere a forme di trattativa privata nel caso di incanti pubblici ma il tutto viene legittimato solo in caso di circostanze particolari e, quella di cui stiamo parlando, non rappresenta, a nostro modo di vedere, una situazione di natura eccezionale. Non volendo entrare nel merito ma limitandoci sul modus operandi adottato, lo stesso, non rappresenta il giusto segnale di quel cambiamento sperato che riconosce dignità al merito, che premia le capacità, che offre a tutti una possibilità di esprimere il proprio valore, il proprio talento. Sulla questione, proseguono i consiglieri, avremmo gradito ascoltare anche, e soprattutto, il parere del presidente dell’ordine dei geologi di Basilicata che, ha il compito, nonché il dovere, di tutelare e garantire i propri iscritti, essendo consapevole del fatto che, oggi come oggi, l inscrizione ad un ordine professionale comporta solo obblighi e vincoli, talvolta onerosi, che rendono improba l’attività stessa». «Per essere chiari sul tema – si legge nell’intervento – la somma relativa agli interventi in questione, rientrando nei fondi ITI, era destinata al Comune, il quale, optando per una scelta diversa al solo scopo di risparmiare sui costi, ha preferito affidare all’Ater la realizzazione e l esecuzione dei progetti di riqualificazione urbana di un quartiere cittadino che più di ogni altro da tempo necessitava di azioni concrete . Se questo vuol dire però contravvenire indirettamente alle pratiche di buona amministrazione, il governo cittadino farà bene ad indire, per i prossimi progetti, bandi pubblici , perché in tal modo potrà , da un lato avere la possibilità di scegliere il meglio su cui lavorare, valutando tra una pluralità di proposte, e dall’altro, garantire un uguaglianza partecipativa a tutte le categorie professionali che, sulla base della tipologia degli interventi da attuare , di volta in volta, verranno coinvolte» si conclude l’intervento a firma di Di Giuseppe.

«CI DISSOCIAMO DAL CAPOGRUPPO »

 Come raccontato, poco dopo i restanti componenti del gruppo di Idea Potenza sono intervenuti, affermando l’esatto contrario e dissociandosi dalle parole di Di Giuseppe. «I componenti di Idea Potenza – si legge nel secondo intervento – sono tenuti a prendere le distanze e dissociarsi rispetto alle dichiarazioni del capogruppo in seno al consiglio comunale di Potenza, Antonio di Giuseppe, relative all’operato amministrativo dell’Ater Potenza».

«Nello specifico – si legge nel secondo intervento – ritengono che il capogruppo abbia sottovalutato o non sia a conoscenza, in assoluta buona fede, delle procedure di assoluta trasparenza per l’affidamento di incarichi a liberi professionisti, praticate dall’Ater di Potenza, per l’affidamento dello studio geologico relativo alla realizzare dei fabbricati da realizzarsi nel quartiere di “Bucaletto”, avendo l’ente attivato una procedura negoziata tra i liberi professionisti iscritti alla long list dei prestatori di servizi. Siamo certi che il comunicato del consigliere Di Giuseppe è stato fatto come sempre nell’intento di apportare un contribuito politico di confronto e di trasparenza» si conclude l’intervento dei componenti di Idea Potenza.

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