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SCOMPARSA DI KHRYSTYNA NOVAK: SI INDAGA PER OMICIDIO

“Spesso le indagini per sequestro sono l’anticamera di un’inchiesta per omicidio” e purtroppo così è andata

UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE

SCOMPARSA DI KHRYSTYNA NOVAK: SI INDAGA PER OMICIDIO

La criminologa Ursula Franco, il 24 novembre scorso, intervistata dal quotidiano “La Nazione” sulla scomparsa di Khrystyna Novak, aveva dichiarato:

“Spesso le indagini per sequestro sono l’anticamera di un’inchiesta per omicidio”

e purtroppo così è andata.

La sera di sabato 31 ottobre 2020 Khrystyna Novak, il suo compagno Airam Gonzalez Negrin e il di lui figlio minore sono stati portati in questura a Pontedera in seguito ad una perquisizione.

Khrystyna Novak

Al Gonzalez sono state sequestrate 2 pistole, munizioni e droga.
Dopo il fermo del Gonzalez, Khrystyna è tornata a casa.
Il giorno dopo, domenica 1 novembre, intorno alle 8.30, Khrystyna ha parlato con sua madre Inna al telefono.
In seguito, il vicino Francesco, per due volte, ha bussato alla porta di casa sua.
Lo ha riferito lui stesso ad una inviata di “Chi l’ha visto?”:

“Sì, sono andato la mattina alle 9.00, insieme alla vicina, alla Marisa, siamo andati a suonare al campanello perché c’av… m’aveva detto Marisa che c’era lei con il bambino in casa, abbiamo suonato, lei s’è affacciata, è uscita fuori e mi ha detto che non voleva parlare e che era tutto a posto, poi, niente, è rientrata dentro e, mentre stavo venendo via, Marisa mi ha detto che m’aveva detto qualcosa mentre stavo andando via, gli ho risuonato e gli ho chiesto:

“Dimmi, cosa mi volevi dire?”, “No, niente, niente” e basta, questo”

Sempre domenica 1 novembre, almeno in due occasioni, Khrystyna ha parlato al telefono con l’amica Julia che vive in Ucraina, un’ultima volta intorno alle 23.00, le ha riferito che lo stesso vicino Francesco aveva litigato con il compagno il giorno prima dell’arresto e che lei aveva paura.

Il 3 novembre, tre amiche di Krhystyna si sono recati a casa sua, una prima volta intorno all’ora di pranzo, in quella occasione hanno chiesto alla compagna di Francesco, Valentina “se avessero visto Khrystyna e se avessero un numero di telefono per poter contattare il figlio di Airam”.

Le amiche di Khrystyna sono poi tornate in serata in compagnia di due uomini, hanno scavalcato il cancello, hanno trovano la chiave nella toppa, sono entrate in casa, hanno preso il cane di Khrystyna e si sono dileguate.

Il 4 novembre la madre del figlio di Airam è entrata in casa per prendere dei vestiti dell’uomo da portargli in carcere.
La denuncia di scomparsa risale al 9 novembre.

Il 10 novembre i carabinieri hanno fatto un sopralluogo, hanno trovato le chiavi di casa nella toppa, escrementi di cane in casa, la borsa ed il passaporto di Khrystyna in casa, non il suo telefono.

La procura indaga ora per omicidio
Criminologa URSULA FRANCO

Sempre al quotidiano “La Nazione”.
La criminologa Ursula Franco aveva detto: “Non le nego che il fatto che l’ultima cella telefonica agganciata dal portatile di Khrystyna sia stata quella che copre l’area di casa sua fa propendere per l’ipotesi per la quale si indaga.
Il fatto che i Carabinieri abbiano ritrovato la chiave di casa nella toppa e il fatto che Khrystyna avesse con sé il solo telefono cellulare sono di supporto all’ipotesi che la ragazza sia uscita per rimanere nei paraggi e sia stata aggredita di fronte a casa, forse proprio mentre rientrava”

Dottoressa, può chiarirci il quadro?

In seguito alla mia intervista al quotidiano toscano erano state diffuse alcune notizie che avevano fatto ben sperare, si era detto che Khrystyna avesse letto i messaggi sul suo profilo “WhatsApp” e che le amiche avessero portato via da casa sua delle borse.

Restava inspiegabile il fatto che Khrystyna non avesse contattato sua madre per rassicurarla, che le amiche non avessero preso la sua borsa con i documenti e che avessero lasciato la chiave nella toppa.

Ieri abbiamo saputo che è stata la madre di Khrystyna a leggere i messaggi ricevuti dalla figlia.

Alla luce di queste nuove rivelazioni, ritengo che Khrystyna sia stata vittima di un omicidio il giorno stesso della scomparsa e che le sue tre amiche si siano fatte accompagnare da due uomini perché intendevano forzare la serratura della porta di casa di Khrystyna, trovarono però le chiavi nella toppa.

Le rifaccio la domanda che le ha fatto Carlo Baroni, il giornalista del quotidiano “La Nazione”: Ritiene possibili collegamenti tra l’arresto del compagno e la sparizione?

È al contesto criminale nel quale vivevano Airam e Khrystyna che bisogna guardare.

La sua prognosi 

È un caso che si risolverà in breve tempo.


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