AttualitàBasilicataBlog

“IL FUTURO CHE VORREI? ME LO LEGGI IN FACCIA”

Il Presidente Coviello: “l’Istituto Comprensivo di Barile con Unicef Potenza racconta il suo futuro”

“In quest’epoca di relazioni inferme a causa della pandemia, l’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII° “ di Barile, con la dirigente scolastica Tania Lacriola e con la docente Maria Carmela di Lonardo, volontaria Unicef, ha celebrato coi il coinvolgimento coinvolgendo degli alunni della terza, quarta e quinta classe della scuola primaria di Barile e la prima e seconda B della scuola elementare di Ripacandida il progetto Unicef Italia “Il futuro che vorrei ? Me lo leggi in faccia”.

“Le mascherine, diventate ormai elemento irrinunciabile del nostro vivere quotidiano ed emblema della pandemia, sono una necessità. Ci proteggono dal coronavirus e proteggono chi ci sta intorno, e vanno usate sempre quando siamo fuori dalla nostra abitazione – comincia a spiegare Mario Coviello, Presidente Provinciale Unicef- Ma le mascherine sono anche il segno di una quotidianità e di una socialità tutt’altro che normali, dove mostrare il proprio volto e parlarsi sono diventati comportamenti a rischio. Per i giovanissimi, che soffrono più di chiunque altro le tante limitazioni imposte dalla crisi sanitaria, è oggi più importante che mai pensare a un futuro oltre il COVID-19.

Per questo l’UNICEF Italia, in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza — che abbiamo celebrato  nell’anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia — ha proposto a bambini e ragazzi di compiere un gesto simbolico utilizzando i social media: scrivere sulla propria mascherina un messaggio — una parola, una frase, un simbolo — che parli del domani, dell’avvenire atteso o sperato al di là di questa sorta di “era glaciale” della nostra vita collettiva.

Per partecipare all’iniziativa “Il futuro che vorrei me lo leggi in faccia” i ragazzi delle scuole di Barile e Ripacandida hanno scelto delle immagini e le hanno pubblicate sui loro social preferiti.

“Gli alunni di Ripacandida e Barile, con le docenti, Erminia Rita, Rosa Labellarte, Mariapina Bruno, Rosanna Palmitessa e Anita Grande,Donatella Sinisi, Incoronata Dell’Osso e Antonietta Volonnino, hanno scelto di taggare @UNICEF-Italia su Facebook, @unicefitalia su Instagram, @UNICEF_Italia su Twitter le loro foto con le mascherine e sono stati rilanciati sui canali nazionali di Unicef Italia perchè i loro messaggi sono apparsi particolarmente belli e/o originali” prosegue Coviello.

“I piccoli e i più grandi, molti con sorrisi nascosti dalle mascherine, hanno disegnato la stella di Natale con il cappuccio rosso, bambini colorati e sorridenti finalmente senza mascherine che si danno la mano, animali fantastici, pupazzi di neve che sorridono, grandi cuori rossi palpitanti, Minnie, arcobaleni, fiori…

L’unica medicina per le nostre relazioni inferme è concentrarsi su quanto sarà bello tornare tutti vicini dopo questo lungo periodo di “distanziamento sociale” conclude il Presidente- E’ questo che non dobbiamo stancarci di ripetere ai nostri figli, ai nostri amici, a chi ci vuole bene” 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti