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Prof. Francesco Vespe, aspettando il PICCO con una analisi approfondita della questione

La Basilicata dicevamo che il picco che si prevedeva 10 gg di fatto è avanzato di circa 15 giorni e lo avremo a giorni

Prof. Francesco VESPE 26 novembre 2020

Prof. Francesco VESPE

Stasera presento il confronto fra 4 regioni:


Le due in zona rossa Piemonte e Lombardia e le due:

Basilicata e Puglia che sono in zona arancione.

Si può notare che i contagi nelle due regioni del nord hanno ormai superato il picco e sono decisamente nella fase discendente.

Prima di Natale dovrebbero uscire dall’emergenza contagi.

Non è così invece sia per la Basilicata che per la Puglia che ancora devono raggiungere il picco.

La Basilicata dicevamo che il picco che si prevedeva 10 gg di fatto è avanzato di circa 15 giorni e lo avremo a giorni.

La Puglia invece è ancora più indietro.

Da questo ci può stare che ci sia per le regioni settentrionali una apertura delle scuole prima del periodo natalizio.

Francamente sia per Puglia che per la Basilicata sarebbe invece meglio ri-aprire direttamente dopo le feste natalizie!

Poi in onore dell’immenso Maradona ho postato la curva dei contagi degli ultimi 60 giorni dell’Argentina.

Il contagio è in netta discesa anche se dobbiamo sottolineare che lì si sta entrando in estate.

L’attenzione sul contagio COVID in questi giorni è stato oscurato da una notizia che non avremmo mai voluto ricevere.

La scomparsa di Maradona. Era sui 60 del 60 come me.

Quindi la sua scomparsa mi ha toccato perché siamo della stessa generazione: quella che si sta avviando ad Ovest verso l’imbrunire.
Mi ha stupito la straordinaria risonanza della sua scomparsa.


Questo testimonia che Diego è stato qualcosa di più di un campione sportivo.

Più grande anche della sua stessa fama del più divino fra i calciatori che fino ad oggi hanno deliziato gli stadi.

Maradona era anche uno straordinario leader trascinatore e motivatore.

La sua vera impresa non è stata la vittoria del campionato del mondo nell’86; ma aver trascinato la sua nazionale, una maniata di brocchi, nella finale dei mondiali di Roma del 90.

La differenza con Messi è proprio questa. Potrà Messi fare altri mille goal ma di una squadra potrà essere al massimo la ciliegina sulla torta.

Maradona sapeva essere la torta.

Ma era qualcosa ancora di più!

Ha saputo interpretare lo spirito di riscatto di almeno due popoli: quello argentino ma, soprattutto quello Napoletano.

Lui stesso napoletano nato per sbaglio in un’altra nazione.

Il suo mito ha saputo suscitare entusiasmo, speranze ed ha riscaldato i cuori della gente.

Al contrario di quanti dicono che come uomo era inqualificabile, credo che lui fosse grande sul campo perché era prima di tutto “uomo” nella vita con una grande attenzione e tensione in campo sociale.

La stessa sua opzione politica “comunista” dichiarata e professata, manifesta questa sua sensibilità sociale.

Essere comunisti in America Latina è molto diverso che esserlo nei salotti europei!

Spesso questi grandi uomini creativi, capaci di donare bellezza, diventano preda del loro stesso istinto auto-distruttivo. 

Fu così per Caravaggio, per Van Gogh o per Fisher negli scacchi.

Lo è stato anche per lui.

Ti saluto caro mio compagno sui 60 del 60.

Spero di poter rivedere i tuoi gesti…ma mi perdonerai se me la prendo comoda e, con esasperante, indolente lentezza,

mi dirigo verso Ovest.
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