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TERREMOTO 1980, IL RICORDO DI CICALA

Il presidente del Consiglio regionale in apertura di seduta, dopo il minuto di silenzio per le vittime di quel tragico momento, ricorda anche chi ha perso la vita a causa del covid

“Sono trascorsi esattamente 40 anni da quando alle ore 19.34 di quella terribile domenica del 23 novembre 1980, la nostra regione, insieme alla Campania, venne colpita da un terremoto di magnitudo 6,9 e del X grado della scala Mercalli. Seguirono momenti di disperazione, sconcerto, sgomento ma soprattutto di dolore per quanti persero la vita. Madri, padri, figli, nonni di questa terra di Basilicata. Come Consiglio Regionale ritengo doveroso ricordare quel momento perché quella data farà per sempre parte della storia di ogni cittadino di Basilicata.

Ed è per questo motivo che abbiamo inteso avviare una campagna di comunicazione istituzionale che interessa tutti e 131 i comuni della nostra regione. Tanti furono i messaggi e le azioni concrete di solidarietà che arrivarono al popolo lucano. Penso alla visita di Papa Giovanni Paolo II, alla solidarietà concreta ricevuta dalla regione Trentino Alto Adige e alla decisione di uno dei più grandi gruppi industriali alimentari italiani di insediarsi in Basilicata.

Cosi come il duro lavoro di tutte le forze dell’ordine e ai Vigili del Fuoco che che per primi prestarono aiuto. Grande fu l’attenzione di tutto il nostro paese. L’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, due giorni dopo dalla scossa, si recò in elicottero sui luoghi di quella terribile tragedia. Di ritorno, il Presidente Pertini, in un accorato discorso in televisione all’intero paese, nel denunciare il ritardo dei soccorsi, riuscì a smuovere la solidarietà di tanti volontari che accorsero da ogni dove. Il Presidente Pertini concluse quel suo discorso con una frase che oggi voglio condividere con tutti quanti voi e con tutti i lucani: “Il miglior modo di ricordare i morti è quello di pensare ai vivi” La speranza e la solidarietà accesero quella voglia di ripartire di quei territori e popoli che ancora oggi portano indelebile il triste ricordo di quella domenica.

Quel triste momento, però, ci da oggi una grande testimonianza di quanto le azioni concrete di solidarietà, di speranza e vicinanza possono fare così grandi. Ed è di speranza, solidarietà e vicinanza che il nostro popolo ha bisogno anche oggi a causa di questo momento di incertezza e di inquietudine che stiamo vivendo legato alla pandemia da Covid-19. E’ dal coraggio e dalla responsabilità delle nostre azioni che un paese può rimettersi in piedi e proseguire il suo percorso di crescita ritrovando i suoi valori”.

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