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IL SILENZIO DEL COPRIFUOCO, NELLA NEBBIA

Immagini che paiono una metafora del periodo: tutto ci appare poco nitido e ci sentiamo soli, in un isolamento che sa di nostalgia

Una nebbia sottile ha avvolto il centro storico della città di Potenza. Il silenzio del coprifuoco delle 22:00 è reso ancor più ovattato, quasi assopito, mentre la vita scorre tra le mura domestiche. In queste giornate il tempo sembra dilatarsi e si acuisce il peso che questa epidemia porta con sé.

Le distanze sembrano alterate, quasi aumentate rispetto a quelle sociali a cui ci stiamo, faticosamente adattando. I punti di riferimento di una città da sempre trafficata, sembrano dissolti dalla coltre nebbiosa.

Queste immagini paiono una metafora del periodo: Tra la nebbia non abbiamo riferimenti, tutto ci appare poco nitido e soprattutto ci sentiamo soli, in un isolamento che sa di nostalgia, rispetto al novembre di un anno fa, quando le prime luci anticipavano, scaldando, l’atmosfera natalizia.

Ma la realtà sta oltre la nebbia, al di là del senso di separazione da tutto e tutti e la foschia prima o poi si dissolve, come ogni periodo buio.

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