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INDOTTO ENI DI VIGGIANO: SOSPESO LO SCIOPERO DELLA FAME

La questione petrolio in Basilicata, come più volte denunciato dal sindacato, non si ferma nella eventuale possibile soluzione per i sette lavoratori

Questa mattina è stato sospeso lo sciopero della fame dei sette lavoratori della Garramone, azienda che opera all’interno dell’Indotto Eni di Viggiano, a seguito dell’avvio di un nuovo confronto sindacale avvenuto nella prima mattinata di oggi e che continuerà nella giornata di domani con la speranza che la protesta sociale dei lavoratori possa rientrare a seguito di una soluzione condivisa dalle parti. Ovviamente la questione petrolio in Basilicata, come più volte denunciato da questa Organizzazione Sindacale, non si ferma nella eventuale possibile soluzione per i sette lavoratori di Garramone, ma necessita da parte di tutti, a partire da Eni e dalla Regione Basilicata, di un nuovo tavolo di confronto, il cosiddetto Tavolo della Trasparenza affinché si possa dare una risposta complessiva alla tensione sociale che oggi vivono i lavoratori della Val D’Agri. Cambi di appalto inosservanti del Patto di Sito e tagli delle attività da parte di Eni o anche migrazioni “improprie” di attività da una azienda all’altra stanno determinando un arretramento sociale, occupazionale e salariale dell’intero settore petrolifero in Lucania. Siamo ancora fiduciosi, nonostante tutto, che si possa da parte di tutti fare meglio e il meglio significa confrontarsi e ricercare quelle soluzioni necessarie affinché si possa programmare non solo il presente ma soprattutto il futuro della Val D’Agri.

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