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STOP “ZONE ROSSE” AD IRSINA E GENZANO TAMPONI, A BREVE SARANNO 3000 AL GIORNO

Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ha annunciato la misura. Dal Ds dell’Asp d’Angola traccia un punto sull’emergenza

Dopo dieci giorni di totale isolamento, Genzano di Lucania e Irsina, dove nelle scorse settimane erano stati accertati complessivamente oltre 200 casi Covid, usciranno dalla “zona rossa” che era stata disposta dal governatore lucano, Vito Bardi, lo scorso 3 novembre. Per entrambi i comuni lucani, quindi, da oggi saranno valide le disposizioni riguardanti la “zona arancione” in vigore per l’intera Basilicata dallo scorso 11 novembre. È quanto emerge dal Comitato provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica convocato in Prefettura a Potenza, dove Annunziato Vardè ha incontrato, tra gli altri, i referenti istituzionali e delle forze armate, in video conferenza, con i responsabili dell’Esercito Italiano per condividere la necessità di implementare il contingente attualmente impegnato nell’operazione “Strade Sicure”. Il sindaco di Potenza, Mario Guarente, ha chiarito a margine il caso positivo riscontrato nel Palazzo di Città, luogo sanificato e che «non chiuderà mai» – ha precisato. Nei giorni scorsi era risultata positiva al Covid una guardia giurata che presta servizio al Comune, dopo essersi sottoposto ad un intervento chirurgico al cuore al San Carlo di Potenza. Motivo che aveva spinto in via precauzionale il primo cittadino a far sanificare gli ambienti.

COVID, ECCO LA SITUAZIONE

Intervenuto al Comitato anche il direttore sanitario dell’Asp, Luigi d’Angola, possibilista sull’effettuazione a breve fino a 3 mila tamponi giornalieri: «Procediamo secondo gli schemi operativi che ci siamo dati sin dalla prima ora e che nel corso del tempo abbiamo migliorato e ottimizzato – ha affermato d’Angola-. È evidente che la curva dei contagi è in incremento dappertutto in Italia e quindi anche in Basilicata dove comunque non registriamo elementi di particolare criticità». «Ci stiamo attrezzando in termini di rafforzamento delle Usco sul territorio -ha aggiunto-. Prevediamo di integrarle con unità medico-infermieristiche da dedicare in modo specifico per i pazienti positivi delle case di riposo. È un problema importante che intendiamo gestire in maniera puntuale ed accorta. Inoltre, abbiamo individuato le strutture intermedie sul territorio per la gestione dei pazienti positivi asintomatici o paucisintomatici che non possono stare preso il proprio domicilio o sono dimissibili dall’ospedale, perchè clinicamente guariti ma non ancora pronti per tornare a casa. La prima struttura che attiveremo è quella di Venosa, lunedì dovremmo avere i primi pazienti. Sono in via di adeguamento sul piano strutturale anche altre strutture, come quella di Chiaromente e Maratea. Quella di Stigliano è gia operativa. L’attivazione di queste strutture permetterà di limitare l’iper afflusso, in parte inappropriato, dei pazienti verso le strutture ospedaliere».

TAMPONI, LE RASSICURAZIONI DEL DS DELL’ASP DI POTENZA

Sul tema di una maggior processamento dei tamponi, annunciato da Bardi con una quota di 3000 test al giorno, d’Angola ha precisato che «l’obiettivo non è molto distante. Si sono registrati dei ritardi perchè sul piano nazionale ci sono oggettive criticità per l’approvvigionamento delle apparecchiature. Sono state espletate e portate a termine alcune gare che sono andate deserte, ne sono state attivate altre che pare dovranno dare risultati a brevissimo termine. Credo che nell’arco di 30 giorni avremo la possibilità di adeguare e rendere operativi i nostri laboratori. Mi riferisco in particolar modo a quello di Chiaromonte e al potenziamento di Venosa. Con questi laboratori e con quello di Matera che è già partito avremo la possibilità di soddisfare una domanda di prestazioni di tamponi molto alta, prossima al numero di 3000 tamponi giornalieri».

Infide, il D.s. dell’Asp ha fatto una precisazione sui tamponi drive in che sarebbero dovuti partire nella tenda montata nei pressi dell’ospedale San Carlo di Potenza: «Abbiamo organizzato tutto, siamo in perfetta sintonia con la Marina Militare. Avevamo messo in previsione la possibilità di cominciare domani però per motivi di sicurezza, anche nella predisposizione degli elenchi (perchè saranno in un numero di 100 al giorno) dobbiamo rispettare dei criteri di scelta imparziale e di accesso alle prestazioni. Riteniamo pertanto più opportuno farla slittare di un giorno».

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