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Dr.ssa Elisabetta Sionis: La verità era già agli atti e tra l’altro ben nove giudici si erano espressi nel corso di questi quattro anni, di fatto allontanando i sospetti dai fratelli Ciocan

Tuttavia, le notizie che ho appreso dai media nel corso di questi quattro anni, unitamente al buon senso, mi portano ad escludere che i due fratelli possano essere responsabili di una condotta, a mio parere, eventualmnte ascrivibile unicamente ai coniugi Ungureanu

Dottoressa Elisabetta Sionis, criminologo clinico esperto in psicologia giuridica, già magistrato onorario, Tribunale per i minorenni di Cagliari.

Dr.ssa Elisabetta Sionis: La verità era già agli atti e tra l’altro ben nove giudici si erano espressi nel corso di questi quattro anni, di fatto allontanando i sospetti dai fratelli Ciocan


Secondo le indagini svolte per ben quattro anni dalla Procura, Maria Ungureanu, la bimba rumena di 9 anni, rinvenuta cadavere nella piscina di un resort a San Salvatore Telesino il 19 giugno 2016, non è stata uccisa da Daniel e Cristina Ciocan.

La piscina dove è annegata Maria Ungureanu

Gli accertamenti investigativi e scientifici hanno infatti confermato si sia trattato di un tragico incidente.

In esclusiva per CRONACHE LUCANE abbiamo sentito la criminologo clinico dottoressa Elisabetta Sionis, la quale a dicembre dello scorso anno, in una intervista per Cronache lucane, si era pronunciata in merito alla tragica morte della piccola Maria, ascrivendola ad un incidente.

Dottoressa, alla luce della odierna conclusione delle indagini preliminari e delle richieste del Pm, quali sono le sue considerazioni in merito?

Dr.ssa Sionis: La verità era già agli atti e tra l’altro ben nove giudici si erano espressi nel corso di questi quattro anni, di fatto allontando i sospetti dai fratelli Ciocan.

Va, inoltre, riconosciuto il merito al team difensivo degli indagati di una puntuale disamina e ricostruzione della vicenda. L’avvocato Salvatore Verrillo e la criminologa Ursula Franco hanno dettagliatamente ricostruito la dinamica, la tempistica e i ruoli di tutti i protagonisti di questo tragico fatto.

Chiunque ambisca alla Verità e alla Giustizia non può che essere soddisfatto circa questo primo epilogo.

Dottoressa, Lei a Dicembre 2019, dichiarò che si fosse trattato di un incidente, ma suppose che la bimba si fosse inoltrata nella piscina anche per lavare eventuali “segni di abuso sessuale”. Resta sempre di questa opinione?

Dr.ssa Sionis: Ormai non si tratta più soltanto di una mia opinione, ma sono le determinazioni alle quali è giunta la Procura, anche su impulso del team difensivo dei Ciocan. Si tratta di un incidente e l’iscrizione per omicidio colposo a carico dei due Romano ne è una ulteriore conferma.
I pregressi abusi sessuali di cui era da tempo succube Maria sono stati certificati dal medico legale:

L’autopsia ha stabilito che sia stata violentata anche poche ore prima di morire. I segni e sintomi inequivocabili lasciati da quegli abusi sul corpo della vittima, non possono essere sfuggiti agli adulti di riferimento e, in particolare, alla madre.

Dottoressa Sionis, in un successivo momento, la Procura ha indagato Marius Ungureanu e l’avvocato Francesco Gallo, difensore del papà della bimba aveva dichiarato all’Ansa l’auspicio di una imminente archiviazione della posizione del suo assistito al quale era stato addebitato il reato di violenza sessuale nella udienza Gup.
Ritiene possibile una prosecuzione di indagine in tal direzione?

Dr.ssa Sionis: Non so se sia ancora aperta o se sia stata archiviata l’indagine a carico del padre della povera Maria. Ricordo che durante un sopralluogo presso il domicilio degli Ungureanu, il Ris sequestrò una maglietta rosa di Maria, appartenente alla piccola, una coperta sul suo letto.
Su entrambi gli oggetti fu rinvenuta traccia reperita del liquido seminale del padre

Un elemento inquietante che ha gettato pesanti ombre sull’uomo tanto da essere indagato per reati contro la libertà sessuale aggravata dal vincolo della parentela.
A mio avviso, sarebbe opportuno indagare ulteriormente in quella direzione al fine di ricostruire il perimetro delle responsabilità di chi ha abusato della bimba, dato che l’esame autoptico ha stabilito fosse stata deflorata da tempo.

Genitori di Maria Ungureanu
Un’ultima domanda dottoressa: ritiene percorribile l’ipotesi di abbandono di minore ascritta a Daniel e Cristina Ciocan?

Dr.ssa Sionis: Non conosco tutti gli atti di indagine, pertanto, non so a quale dato fattuale sia ancorata quella ipotesi di reato. Tuttavia, le notizie che ho appreso dai media nel corso di questi quattro anni, unitamente al buon senso, mi portano ad escludere che i due fratelli possano essere responsabili di una condotta, a mio parere, eventualmnte ascrivibile unicamente ai coniugi Ungureanu.
Da quel che ricordo, la madre dichiarò che Maria si fosse trattenuta con lei a casa sino alle 19:30, ora in cui uscì a piedi per recarsi in chiesa al fine di partecipare alla processione per Santo Anselmo, poi abolita per cause metereologiche e non mi pare che la donna abbia mai sostenuto di aver affidato ad alcuno la vigilanza della figlia. A meno che i due Ciocan non fossero formalmente incaricati/delegati dagli Ungureanu alla custodia e cura della minore, non vedo come possano essere ritenuti responsabili di abbandono. Sarà un eventuale processo a mettere definitivamente ordine in questa drammatica vicenda.

La piscina dove è annegata Maria Ungureanu


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