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A 42 GIORNI DALLA SCOMPARSA DI SARAH SCAZZI, ROBERTA BRUZZONE DEFINÌ MICHELE MISSERI UN PEDOFILO ASSASSINO

Pochi giorni fa, la Suprema Corte ha annullato con rinvio, la condanna ad un anno e mezzo di reclusione che la Corte di appello di Taranto aveva inflitto a Michele Misseri

UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE

A 42 GIORNI DALLA SCOMPARSA DI SARAH SCAZZI, ROBERTA BRUZZONE DEFINÌ MICHELE MISSERI UN PEDOFILO ASSASSINO


Pochi giorni fa, la Suprema Corte ha annullato con rinvio la condanna ad un anno e mezzo di reclusione che la Corte di appello di Taranto aveva inflitto a Michele Misseri.

Misseri era stato denunciato dal suo ex avvocato Daniele Galoppa e dalla sua ex consulente, la psicologa Roberta Bruzzone.

 

 


Come tutti sapete, per l’omicidio di Sarah Scazzi, sua cugina Sabrina Misseri e sua zia Cosima Serrano stanno scontando l’ergastolo nel carcere di Taranto.
A Michele Misseri la procura ha attribuito l’occultamento del cadavere.

Ma veniamo alla dichiarazione rilasciata da Roberta Bruzzone a La7 nel 2010, 42 giorni dopo la scomparsa di Sarah Scazzi:

“Questa tipologia di soggetti sono spinti esclusivamente dalla volontà di soddisfare i propri impulsi per cui tutto diventa secondario la vittima è semplicemente uno strumento attraverso cui soddisfare appunto la propria pulsione sessuale, quindi ragionano, pianificano, metto in conto la possibilità di liberarsi della vittima quando diventa scomoda quando diventa pericoloso per loro lasciarla in vita per evitare la cattura in questo caso penso ci siano tutti gli ingredienti per manifestare una piena e assoluta lucidità da parte di questo tipo di soggetti nel portare a termine la propria azione criminale.
E in questo caso addirittura poi è intervenuta la volontà di depistare. Io in tutto ciò che ha fatto Misseri dai giorni in cui ha scoperto il cellulare e in tutte le dichiarazioni successive vedo una grande volontà, un grande tentativo di portare lontano da sé e probabilmente diciamo lontano dalla cerchia che lo riguardava i sospetti di questa vicenda.
C’è da riflettere sul fatto che nessuno conoscesse le reali pulsioni che albergavano in questo tipo di soggetto. Ritengo improbabile quantomeno che nessuno sapesse che questo tipo di persona avesse questo tipo di interesse e non credo francamente che questa vicenda sia nata 42 giorni fa.
Non penso che il 26 agosto sia stato l’unico momento in cui questa persona ha avuto un interesse sessuale per un minore.

Parliamo di un pedofilo assassino e questo tipo di soggetti difficilmente a quell’età ha il proprio ingresso nella vita criminale, per cui purtroppo c’è da indagare in maniera molto più allargata nella vita di quest’uomo e sono convinta che emergeranno elementi ancor più inquietanti.

Io penso che sia assolutamente probabile che questa persona abbia commesso tutto da sola. Non ci vedo nulla di impossibile per una persona soltanto. Ha fatto quello che ha fatto, ha abusato del corpo di questa giovane, poi ha atteso un tempo secondo me ragionevole tanto per muoversi probabilmente magari con il favore della notte, e portare poi il corpo là dove è stato ritrovato, celato in maniera estremamente accurata e difficilmente ritrovabile se non su indicazione dell’assassino, come effettivamente è avvenuto.

In questo caso l’ergastolo penso che sia impossibile non comminarlo, c’è piena consapevolezza, c’è lucidità, probabilmente sentiremo parlare, forse un tentativo di stabilire una sorta di seminfermità, ma in questo caso ripeto è assolutamente escludibile sulla base di ciò che è stato fatto da quest’uomo sia durante la fase omicidiaria, che poi durante la fase successiva nell’occultamento del cadavere e ahimè anche nella fase che ha riguardato come sembra anche la parte della violenza sessuale”

In seguito, la psicologa Roberta Bruzzone ha dichiarato:

“A mio avviso non esiste alcun dubbio, tantomeno ragionevole, sulla colpevolezza di Sabrina Misseri e Cosima Serrano in relazione al delitto di Sarah Scazzi. E ci sono a oggi, considerando l’intera inchiesta, almeno una trentina di magistrati che l’hanno pensata esattamente come me, compresi i giudici della Corte di Cassazione che hanno confermato entrambe le condanne all’ergastolo nel febbraio del 2017.
Non ci sarà mai modo di arrivare a una conclusione diversa e nulla e nessuno potrà modificare quanto è stato sancito dai tre gradi di giudizio. Lui non ha avuto alcun ruolo nel delitto ed è questa la principale ragione per cui Misseri non è mai riuscito a fornire una versione coerente di quanto accaduto durante l’omicidio. Lui non c’era e nessuno gli ha mai raccontato fino in fondo com’è andata”

FONTE :
https://www.youtube.com/watch?v=jaXKdl3iwwY
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