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INCENERITORE EX FENICE, VALVANO: «SUBITO LA BONIFICA»

Il sindaco di Melfi scrive alla Regione: «Non c’è altro tempo da perdere»

Dopo l’ennesima nota ARPAB, del 21/10/2020, che conferma il superamento dei valori tollerati di contaminazione di terreno e acqua sottostante lo stabilimento dell’inceneritore di Melfi, si impone una decisione appropriata alla situazione che al momento è in stallo. Il 9 marzo 2020 il Comune di Melfi ha formalizzato il parere negativo, con un’ampia motivazione tencica, che ha trovato riscontro anche nel parere rilasciato da ISPRA. Dal 9 marzo 2020 attendiamo che la Regione decida sulla procedura di bonifica.

Otto mesi di attesa non hanno alcuna giustificazione soprattutto perché le sostanze inquinanti continuano ad essere registrate. La sperimentazione delle tecniche di bonifica proposta dalla società responsabile dell’inquinamento, durata 2 anni, ha fallito; le tecnologie impiegate non sono risultate efficaci. Non c’è altro tempo da perdere, bisogna dare esecuzione all’art.250 del testo unico sull’ambiente che impone alla Pubblica Autorità di sostituirsi al soggetto responsabile della contaminazione per eseguire la bonifica.

E’ evidente che non c’è compatibilità tra la continuità aziendale e la bonifica. Per questo ho scritto oggi al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, con lo scopo di convocare un incontro con le autorità responsabili per esaminare la ipotesi di procedere con la bonifica del sito in sostituzione del soggetto privato che non si è dimostrato in grado di adempiere.

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